Il latin lover finisce sul web

Porto San Giorgio

Il latin lover della notte lascia messaggi d’amore alla sua “Silvia” sulle serrande dei negozi del centro. Ma non si accorge delle telecamere. E le sue gesta amorose impazzano sul web. Un ragazzo, nella nottata di martedì, si è infatti divertito a disegnare cuori e a scrivere il nome della sua amata, a colpi di bomboletta spray, su serrande e vasi di alcune attività commerciali del centro. Ma nel corso del suo raid sentimentale, non si è accorto delle telecamere della gioielleria Panichi, in viale Cavallotti, che lo hanno ripreso mentre, sigaretta in bocca, si divertiva a scrivere il nome della sua spasimante con tanto di cuore gigante al seguito. “Da un lato fa tenerezza perché si tratta di una bravata – commenta il gioielliere e ex assessore al commercio e turismo Attilio Panichi – dall’altra però fa rabbia perché ora mi toccherà pulire quella scritta. Anzi, visto che penso proprio di aver capito di chi si tratta (le immagini della videosorveglianza di Panichi sono, infatti, nitide) proverò a contattarlo e a chiedergli di pulire tutto, alle 3 del mattino. Sì, alla stessa ora in cui ha imbrattato la mia serranda”. Panichi, visto che il giovane, al di là della scritta, non ha danneggiato nulla, non sporgerà denuncia. Ma gli altri commercianti caduti nella rete dell’innamorato notturno sembrano non essere dello stesso avviso: “Ho parlato con loro. In un caso il ragazzo ha disegnato un cuore, in un secondo negozio, invece, pensiamo sia stato l’artefice della colorazione gialla di due vasi. La titolare dell’attività commerciale è impaurita pensando che possa essere un segnale per qualche rapinatore o ladro. Per questo motivo stava pensando di rivolgersi alle forze dell’ordine. Non ci sono troppi commenti da fare – aggiunge l’ex assessore – da un lato mi viene da sorridere perché è una ragazzata ma se ho capito chi è non siamo dinanzi a un adolescente. Ho fatto vedere le riprese video anche a un mio caro amico e abbiamo avuto, subito, la stessa impressione sulla sua identità. Un po’ di rabbia c’è, non lo nascondo, anche perché il danno resta. Nessuna denuncia ma se avrò le prove che è stato chi penso io, gli chiederò garbatamente di rimediare al danno”. Non è la prima volta che Attilio Panichi si trova a dover fare i conti con atti vandalici e, purtroppo, anche con la criminalità. Vasi rovesciati a terra, furti con destrezza fino ad arrivare alla rapina a mano armata che ha dovuto subire nel 2011 quando dei criminali gli hanno puntato una pistola alla tempia per poi “ripulire” la sua gioielleria e scappare con un bottino, tra monili e oro, di circa 110 mila euro. Stavolta si tratta di ben altro, e fortunatamente di un episodio che sui social network ha anche strappato battute e sorrisini, come quelli pubblicati dallo stesso Panichi, intenzionato a risolvere tutto con le buone: “Vedremo come va a finire” la chiosa dell’ex assessore.

Articolo del Corriere Adriatico di Giorgio Fedeli del 3 Dicembre 2015

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