Ecco i “muri legali” per i graffitari e la loro passione

MONSUMMANO

I writer più o meno nascosti del territorio presto troveranno sfogo “legale” alla propria creatività. È un’idea unica in provincia, promossa dall’associazione Persone e ComunInsieme e accolta con favore dall’amministrazione (ma saranno coinvolti anche altri Comuni della Valdinievole). Ciò che a volte (a torto o a ragione) viene considerato un atto vandalico, potrebbe trasformarsi in opera d’arte e contribuire a valorizzare e riqualificare una zona della città. Sono tre le fasi del progetto “muri legali”. La prima riguarda l’ex tribunale di via Cavour, che dal settembre prossimo diventerà scuola elementare: «Pubblicheremo un concorso internazionale aperto ad artisti di fama e già conosciuti -spiega l’assessore alla cultura, Elena Sinimberghi- con l’obiettivo di realizzare dei murales sul muro d’ingresso alla scuola, in via La Pira. Dovranno essere dei “disegni” di grande qualità su un tema preciso: una giuria selezionerà i bozzetti e sceglierà quello più adatto a un ambiente scolastico. L’iniziativa è secondo noi molto significativa per valorizzare forme di espressione che possano rispondere ai bisogni artistici e comunicativi di giovani che vogliono dare un diverso significato agli spazi urbani. E poi ha un alto valore simbolico per la nuova vita di un edificio che con la chiusura del tribunale poteva restare abbandonato». La seconda fase del progetto coinvolge gli adolescenti e non della Valdinievole, quei graffitari che spesso agiscono di notte per paura di punizioni severe. «I “muri legali” sono spazi liberi destinati a chiunque voglia esprimersi nel rispetto della legge e del decoro cittadino – dicono Tiziana Scannella e Alessandro Rossi, dell’associazione Persone e ComunInsieme – sicuramente l’obiettivo è diminuire l’impatto di scritte e disegni vandalici, rendendo possibile la pratica del writing su muri visibili e legali. L’idea è sostituire la qualità alla quantità: da un proliferare incontrollabile di scritte qualitativamente scadenti, a lavori maggiormente curati in aree controllate. Con questa iniziativa pensiamo anche di favorire un dialogo con i giovani, per dargli modo di comunicare e per prevenire i vandalismi». Verrà realizzata una mappa di “muri legali” cittadini (e una card nominativa) su indicazione del Comune: il magazzino abbandonato all’interno del parco Aldo Moro e il muro della Candalla all’Orzali potrebbero essere luoghi adatti da tappezzare con graffiti. Ma il progetto va anche oltre. Da una parte l’organizzazione di mostre fotografiche su writer di respiro internazionale e di un evento di “murales live” lungo un’intera giornata, dall’altra inserire l’arte del writing nell’offerta formativa scolastica, organizzando incontri teorici e pratici tra gli studenti e artisti locali per poi realizzare un murales sul muro della scuola.

Articolo del Tirreno di Elena Sininberghi del 9 Dicembre 2015

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