I ” writers ” deturpano le “Vasche” di piazza Marconi

CATENANUOVA

Le pareti delle “Vasche” di piazza Marconi diventano lavagna insolita per scrivere dei messaggi, delle comunicazioni, da parte di ignoti (presumibilmente giovani) per comunicare sentimenti di simpatia o di auguri per avvenimenti importanti. Uno di questi messaggi che il “writer “occasionale ha postato sulla parte frontale e ben visibile agli occhi dei cittadini è “Alina Auguri”, un messaggio che ha lasciato spazio a diverse interpretazioni. Sono auguri per Lina o per Alina, eppure per molti cittadini, questo messaggio color rosso sangue, può essere stato impresso per alimentare il desiderio di chi vorrebbe vedere queste antiche vasche rimesse a nuovo, quando tutte le pareti presentano delle profonde abrasioni che deturpano l’aspetto di quella piazza Marconi, destinata da tempo ad essere l’agorà frequentata da anziani e giovani. Parlando di “Vasche”, si parla del sito più antico rimasto in piedi a Catenanuova, un edificio che negli anni ha visto transitare diverse generazioni, mantenendo all’esterno ed all’interno la stessa morfologia di sempre. La necessità di dare un riassetto alla struttura, ha fatto parte di un progetto fantasma di quell’associazione dei comuni definito “Corone degli Erei” che collega tre comuni dell’ennese, Centuripe, Regalbuto, Catenanuova e tre del catanese, Raddusa, Ramacca, Casteldi di Judica. Tre progetti, la realizzazione di un tracciato viario che collegasse Catenanuova a Casteldijudica, la conservazione della “Casa del Cacciatore” territorio Casteldijudica, d il risanamento conservativo del sito Vasche, di rilevanza storica, con una superfice di 155 mq, realizzata nel 1899 su tre volumi, per la distribuzione di acqua al centro abitato. Sulla carta, sono trascorsi 10 anni, l’unione dei Comuni continua ad esistere, la progettualità è rimasta progettualità, mentre negli addetti ai lavori persiste la volontà di continuare, sperando in una inversione di tendenza e di una ripartenza.

Articolo di Carmelo Di Marco del 8 Dicembre, La Sicilia

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