Muro pieno di scritte a Bernate Una taglia sugli imbrattatori

Arcore

I vandali imbrattano i muri del condominio e le aziende che risiedono nel palazzo sono pronte a ricompensare con 200 euro chi dà informazioni utili per identificarli. Il fattaccio è accaduto la scorsa settimana e le imprese di via Mantegna 109 a Bernate hanno deciso di mettere mano al portafoglio pur di trovare i responsabili di questo brutto gesto. «Abbiamo pensato di esporre questo cartello sul muro imbrattato – ha fatto sapere l’amministratore del palazzo Pietro Lorenzo Brambilla – per cercare di sensibilizzare un po’ i cittadini del quartiere e magari scoprire chi è il colpevole. Questi atti vandalici creano un certo disagio e anche un danno economico per ridipingere le pareti». Per ora nessuno ha aiutato il palazzo a incastrare il writer indesiderato. Questo però è solo l’ultimo spiacevole episodio capitato nel quartiere a due passi dalla scuola materna e dalla chiesa di Maria Nascente. Sono anni ormai che spesso la sera alcuni giovani si ritrovano in compagnia a mangiare pizza, bere birra, fumare e a volte anche appartarsi dal momento che i negozi all’imbrunire abbassano la serranda. La palazzina che ospita solo uffici commerciali si svuota e nessuno passa da quelle parti prima della nuova alba. Un luogo ideale per non farsi notare. Il problema è che la presenza di questi ragazzi è evidente la mattina successiva quando i commercianti riaprono i negozi e i colletti bianchi ritornano in ufficio. Infatti vengono ritrovati spesso bottiglie di birra, cartoni della pizza, preservativi e qualcuno si mette anche a mingere o vomitare negli angoli. Uno spettacolo poco edificante per chi passa le sue giornate in quel quartiere. Ora gli scarabocchi disegnati sui muri sono la classica goccia, che fa traboccare il vaso e nessuno è più disponibile a sopportare questo atteggiamento distruttivo dei soliti ignoti, che creano danni con la bomboletta spray pensando di divertirsi. Il tema dei vandali sta molto a cuore anche al primo cittadino Rosalba Colombo, che comprende perfettamente la rabbia dei bernatesi vittime di queste “bravate” e sull’ultimo numero dell’informatore comunale aveva lanciato l’idea di annullare i vandali in città. «Il Comune si sta muovendo – ha sottolineato il sindaco – per creare un progetto in collaborazione con le scuole del territorio per educare i ragazzi e i bambini a non fare queste cose. Inoltre invito i cittadini, che si accorgono di queste malefatte, di chiamare immediatamente le forze dell’ordine, perché un muro non si sporca in cinque minuti, ma ci vuole del tempo».

Articolo de Il Cittadino di Michele Boni del 5 Dicembre 2015

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