Raid a Venezia, 50 identificati

Venezia

Salgono a 50 le persone identificate dalla polizia di Venezia, sezione Digos, nell’indagine sulla manifestazione di un gruppo di 150 anarchici che a Venezia ha imbrattato decine di muri, vetrate di banche e sedi di uffici pubblici con frasi anticapitaliste e contro le istituzioni. Al vaglio degli investigatori ci sono tutti i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona del raid, in centro storico. I poliziotti hanno sentito i direttori delle filiali bancarie e acquisito i filmati. Secondo le prime risultanze, a organizzare quello che è ritenuto a conti fatti un vero e proprio blitz sono stati attivisti arrivati soprattutto da Germania e Francia e organizzati come “Black bloc”. Tra la cinquantina di identificati almeno tre erano già stati sanzionati con il “foglio di via” emesso dalla questura di Venezia. “Partiremo in corteo per le calli della nostra città, senza chiedere il permesso, a fianco dei nostri banditi”, aveva motivato il gruppo, a sostegno dei tre anarchici (i “banditi” citati ) già entrati nel mirino della polizia. Il gruppo ha seminato non poco panico, in particolare nella zona di Rialto. Nei pressi del ponte, poi, sono stati bloccati da un cordone di sicurezza organizzato dalla polizia che li voleva respingere prima che arrivassero a San Marco. Per i tre anarchici già individuati ora potrebbero scattare misure più pesanti, come la sorveglianza speciale. La polizia è anche a caccia di video ripresi da passanti che potrebbero portare a nuove identificazioni. Così, mentre proseguono le indagini e associazioni di cittadini si sono date appuntamento per ripulire la città con spugnette e sapone (oltre 2mila le adesioni sui social network), è già partita la conta dei danni. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, si è già mosso chiedendo di avere, quanto prima, la lista degli autori. In città il raid vandalico ha creato opinioni e i commercianti si dividono tra chi si vorrebbe risarcito in denaro, con soldi versati direttamente dai colpevoli, e chi vorrebbe vederli pulire lo scempio compiuto. Anti – capitalisti I graffiti tracciati con bombolette spray dal gruppo di anarchici in centro a Venezia.

Articolo della Voce di Rovigo del 8 Dicembre 2015

 

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