Regresso Arti chiede la casa del “Grizzly”

Fano

IL CASO

Un laboratorio artistico e didattico nell’area dell’ex aeroporto, dentro la vecchia casetta del custode in via Colonna. La soluzione, però, trova porte chiuse nel Municipio di Fano. Eppure piacerebbe a Regresso Arti, in cambio di un interventi per garantire il decoro pubblico. Il problema è che l’edificio è già occupato, in una sua ala, dai giovani del Grizzly. “La proposta sembra provocatoria”, ha commentato l’assessore al Patrimonio, Carla Cecchetelli. L’Amministrazione ha acquisito, a titolo gratuito, l’area del vecchio aeroporto. “E’ un bene indisponibile del Comune – ha ribadito Cecchetelli – ed è stabilito che verrà poi utilizzata per realizzare il parco urbano. La vecchia casetta, sarà uno spazio a suo esclusivo servizio,e nel futuro non ospiterà il Grizzly, né altre associazioni. Ho ricevuto la proposta di Regresso Arti, che ipotizza una collaborazione con l’ente locale, sotto la forma della cittadinanza attiva, in giunta la esamineremo e valuteremo che cosa potrà ricevere in cambio”. Niente da fare, dunque, per la vecchia casa del custode. Tacciono i giovani dello spazio autogestito Grizzly, per niente affatto intenzionati a rinfocolare le polemiche sulla loro occupazione abusiva. La loro permanenza in via della Colonna è temporanea, hanno infatti raggiunto un accordo con l’Amministrazione, che tollererà l’occupazione mentre sono in corso i contatti per trovare un’altra sede di comune accordo. In questa fase intermedia propone di inserirsi Regresso Arti. L’associazione ha infatti scritto al Comune: “Avremmo individuato come luogo ideale l’ex scuola di volo in via della Colonna. Potremmo effettuare interventi di pulizia, utilizzando l’edificio fino a quando sarà assegnato alla nuova destinazione. In tal caso, se il vincitore del bando lo riterrà compatibile, potrà valutare l’inserimento della nostra offerta culturale e didattica nei propri programmi, altrimenti, dopo preavviso in tempi ragionevoli, libereremo i locali”. Il portavoce di Regresso Arti, Franco Cenerelli, ha comunque specificato che la richiesta della casetta, dove si vorrebbero allestire “laboratori artigianali artistici per corsi aperti al pubblico”, è in realtà “marginale, poco rilevante”. Il vero cuore della proposta rivolta al Comune è la pulizia del centro commerciale a San Lazzaro da scritte e graffiti che ne imbrattano i muri. “Di solito interveniamo a tutela delle aree archeologiche in centro storico – ha concluso Cenerelli – ciò non toglie che anche i quartieri periferici abbiano una loro dignità. Perché questa nostra attenzione particolare per San Lazzaro? Per il semplice motivo che riteniamo il quartiere il focolaio degli imbrattatori. Il laboratorio in via Colonna invoglierebbe i giovani a lasciare la bomboletta e a scegliere tecniche espressive più creative e legali”. Regresso Arti, le scorse settimane, era stata al centro di una polemica a Pesaro per aver cancellato il murales di “Ciclon”, un personaggio tipico pesarese, dalla facciata dell’ex manicomio San Benedetto.

Articolo del Messaggero del 18 Dicembre 2015

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