Per favore, restituitemi l’automobile rubata

BOLOGNA

Per uno come me che usa la bici perfino in Via Irnerio e in Via Emilia Ponente, l’automobile è un semplice accessorio, un elemento sussidiario della bicicletta. L’auto serve per il trasporto di pennelli, scale, vernici per il lavoro volontario antigraffiti (scarabocchi) e talora per raggiungere mete oniriche come Aquileia, tombe etrusche, sorgenti dimenticate.

Per la seconda volta me l’hanno rubata, l’auto, con vernici e accessori, e la possibilità di fuggire verso mete improbabili, quanto necessarie. Abili e consapevoli, hanno prelevato le chiavi da una borsa anonima, piazzata tra i barattoli, e con l’arrivo della notte sono andati per i loro fatti, su corsie riservate, centri storici chiusi, marine invernali, o la Svizzera, l’Albania finché la benzina lo consente.

Non sanno di aver arrecato un danno incalcolabile al lavoro antigraffiti e al diritto di visitare i margini della terra. L’auto più che a me apparteneva a un progetto di vita, bruscamente violentato. Non li posso perdonare per questo. Ridatemi l’auto quindi subito.

ARTICOLO DELLA REPUBBLICA DI OTELLO CIAVATTI DEL 6 GENNAIO 2016

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2 Responses to Per favore, restituitemi l’automobile rubata

  1. Lorenzo Rispondi

    11 gennaio 2016 at 19:11

    Ma …è ironico?

  2. Maria Antonia Livi Rispondi

    15 gennaio 2016 at 12:17

    Ma chi sei mite e adorabile bolognese derubato “volontario per il bello” derubato?

    Commuove il tuo messaggio privo di rancore e fiducioso dell’intelligenza, talvolta, nascosta nell’anima anche nel peggior ladruncolo.

    No caro Lorenzo non è ironico il messaggio. E’ un capolavoro di esempio di ciò che è la “filosofia di base dei cittadini volontari” che si affannano, spesso incompresi, nella riqualifica di ciò meriterebbe d’essere bello e rispettato e amato da tutti.
    Daresti tu Lorenzo una mano, anche a costo di correre dei rischi personali, a un bimbo che sta per essere travolto da un treno? Senza aspettare che gliela diano altri che non si capisce dove siano?
    Una mano senza rancore. Una mano e basta.
    Cosa crea una “percezione relativa del rischio” di rischiare di essere definitivamente travolto dal degrado il nostro povero Paese, così come un bambino da un treno?
    E troppo ricca di bellezze ineguagliabili l’Italia per mettere a loro difesa ovunque un soldato, affinché non siano aggredite. E troppo poco capito il rischio che sta correndo e troppo sottovalutato il bisogni di aiuto che ha. Io spero che la tua auto torni ..tutto può accadere.

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