I numeri da record dei volontari civici «Lavori per 900 ore»

LOMAZZO

Volontari civici non stop: 885 ore di lavoro in un anno per il gruppo dei volontari civici, sceso in campo nel marzo 2015, non ha mai interrotto le proprie attività neppure nei mesi invernali. Sono 60 gli iscritti, circa 25 i soci più attivi. Domani sera alle 21, nella sede Auser (in via Manzoni, 1; sul retro della biblioteca) ci sarà un incontro, aperto alla partecipazione della cittadinanza, per organizzare le nuove attività, nella prospettiva di costituire una stabile associazione. «Abbiamo messo in ordine il parco Somaini, la palazzina biblioteca, ripulito le aree verdi, sistemati e cartelli e portato a termine varie manutenzioni negli asili e nelle scuole. C’è chi si è impegnato con grande passione e di lavoro da fare ce n’è sempre tanto – spiega Mauro Porcelli, coordinatore del gruppo – da noi la parola d’ordine è “chi può si rimbocchi le maniche”, oltre che lamentarsi delle cose che non vanno in città c’è insomma la possibilità di “metterci la faccia” e di darsi quindi da fare concretamente per migliorare Lomazzo». Gli interventi dei volontari hanno di recente riguardato la pulizia dei muri laterali della biblioteca civica, in più di un’occasione presi di mira dai writers. « Qualche mese fa avevamo imbiancato i muri laterali della biblioteca coperti di graffiti- proseguono Porcelli e gli altri rappresentanti del gruppo – agli inizi del nuovo anno un gruppo di ragazzi hanno di nuovo imbrattati i muri, vicino all’ingresso Auser. Siamo allora intervenuti nuovamente e, utilizzando la vernice avanzata in precedenza, abbiamo ricoperto tutte le scritte. Tra i passanti qualcuno ci ha detto che tanto poi i writers torneranno ancora a farsi vivi, ma noi non ci arrendiamo e vogliamo darci da fare». Ai volontari va il plauso dell’amministrazione civica: « si danno fare per tutta la comunità – sottolinea il sindaco Valeria Benzoni – segnalare quel che non funziona può essere certamente utile, ma per migliorare le cose bisogna anche essere disposti a mettersi in gioco».

ARTICOLO DE LA PROVINCIA, 13 GENNAIO 2016