Murales in “vendita”, la provocazione dei writers : mai pagati

CASORIA

“Passato il santo, passata la festa”. Il megagraffito per San Ludovico non viene remunerato: ed ora spunta il cartello di “vendita”. Il lavoro in questione, si trova a due passi dalla Casa Natale del fraticello casoriano, canonizzato nel novembre dello scorso 2014. L’opera era stata commissionata dal Comune dopo che il muro dell’Oasi di San Ludovico era stato imbrattato da alcuni ragazzini. Tutto questo era avvenuto circa quindici giorni prima della santificazione del santo. Da qui l’amministrazione comunale, retta dall’ex sindaco Enzo Carfora, chiese ad un gruppo di writers, di adornare il viale di ingresso agli ambienti di Padre Ludovico, con un’opera degna dell’evento di Santificazione. Il graffito ebbe un grande successo, ma dopo oltre due anni dal lavoro svolto, gli artisti non sono stati più remunerati. «Non siamo stati pagati spiegano – per questo lavoro. Contrariamente agli accordi presi con l’ex sindaco, non ci sarebbe stata una determina né approvazione in bilancio di questa spesa, non si sono mai curati, per un anno, di provvedere ad una soluzione e pagare il nostro lavoro». «Abbiamo realizzato questo lavoro in un tempo di quattro giorni, incluso un sabato e una domenica, per realizzare il graffito nei tempi necessari e richiesti dal Comune ed avere tutto pronto per il giorno della santificazione e degli eventi e giornate che lo hanno preceduto. Non spettava a noi occuparci della determina e i tempi erano stretti e di “emergenza” data l’importanza per la città di questa santificazione, un evento storico per la città, e noi abbiamo, forse un po’ ingenuamente ma con buone intenzioni, accettato il lavoro senza una reale garanzia».A giunta sciolta, la questione è stata fatta presente al commissario prefettizio, ma nulla è stato risolto. «Sono ormai passati 14 mesi e non abbiamo avuto più una risposta commentano amareggiati i graffitari di San Ludovico – stiamo ancora aspettando di incontrare il commissario prefettizio al quale abbiamo inviato un’apposita richiesta scritta».

ARTICOLO DI LUIGI ESPOSITO DEL 13 GENNAIO 2016, IL ROMA