Sfregio al sottopasso imbrattato di nuovo “Ora basta, puniteli”

AREZZO

Writers imbrattano il sottopasso di via Vittorio Veneto. A colpi di bomboletta spray, i vandali sono entrati in azione venerdì notte seminando, sulle pareti da poco ripulite, una scia di “firme” e “simboli” che in un attimo hanno fatto sprofondare nel degrado il frequentatissimo tunnel che proietta in Corso Italia. Un tratto di strada per anni abbandonato a se stesso, per il quale il Comune aveva riservato una nuova vita dopo aver fatto riaffiorare il decoro. È di poco più di un mese fa l’intervento di pulizia. La task force messa in piedi dall’assessore impegnato a contrastare il degrado, Gianfrancesco Gamurrini, nel mese di dicembre aveva spazzato via le macchie accumulatesi negli anni. Un intervento apprezzato dagli aretini al quale era seguita la sostituzione – di appena una settimana fa – delle lampade, più luminose, con le quali il comune aveva “acceso” un nuovo percorso di decoro salutato piacevolmente da chi vive e frequenta la zona. È però bastata una scorribanda notturna ad aver fatto tornare il degrado. Sono una ventina le macchie tratteggiate nel tunnel. La vernice di color nero e fucsia ha imbrattato la parte sinistra – per chi attraversa il sottopasso in direzione centro – nel tratto pedonale, facendo alzare la rabbia di chi ogni giorno alza le saracinesche in una frequentatissima zona a due passi da Corso Italia. “Spero che li prendano – dice la signora Lazzeroni del Bar Michelangelo – e gli facciano ripulire le scritte di tutta la città, in modo che sia una punizione esemplare. Così gli passa la voglia”. A crescere tra i commercianti è la voglia di dare un volto a chi si diverte a imbrattare. “Ci vorrebbero le telecamere – dice Daniele dal suo negozio I parrucchieri Blu team – servirebbero per la vigilanza a sorvegliare su strane frequentazioni della zona che non ci piacciano. Qua aggiunge Daniele – c’è bisogno di sorveglianza, illuminazione e di riqualificare i marciapiedi magari con alcune fioriere”. C’è poi il problema dei ciclisti che continuano a sfrecciare sul marciapiede come fosse piste ciclabili. Carlotta del negozio di arredamenti Studio G., chiede che “siano installati dei dissuasori agli ingressi del tunLotta ai vandali e al degrado nel in modo che i ciclisti siano costretti a scendere di sella. Per le scritte è una scia che non si ferma. Più volte ci hanno imbrattato il portico del nostro negozio costringendoci a ripulire. Una telecamera potrebbe essere un deterrente”. Sono tutti sintonizzati sulla stessa onda gli aretini che ogni giorno operano in quel tratto di strada. Cittadini che hanno a cuore la sicurezza e il decoro. “L’amministrazione comunale – dice Ernesto Pastorelli del bar La Senese – aveva ripulito il tunnel: ci sono volute due settimane di lavoro, con i relativi costi, e adesso è un dispiacere veder riaffiorare le scritte. Spero solo che il Comune ripulisca in fretta e magari metta una telecamera”. Voglia di decoro e di pulizia.

ARTICOLO DI ALESSANDRO BINDI DEL 17 GENNAIO 2016, CORRIERE DI AREZZO

Share This Post

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>