Imbratta i muri delle case Tradito dalla telecamera

MONTESILVANO

È “caccia grossa” a Montesilvano dove da due giorni i residenti di via Benedetto Croce sono alla ricerca di Secco, un giovane writer che nella notte tra mercoledì e giovedì ha imbrattato i muri delle recinzioni della strada del centro. Il ragazzo, armato di bomboletta spray e con un cappellino sulla testa, ha lasciato il proprio “tag” (nome identificativo del writer) su tutti i muri, senza saltarne neanche uno, con la stessa diligenza di un alunno costretto dalla maestra a riempire tutta la paginetta con il proprio nome. Però l’atto vandalico del ragazzo è stato ripreso da una telecamera di videosorveglianza. Ed è stato reso noto dal consigliere comunale Alessandro Pompei (Montesilvano in Comune) che ieri mattina, pubblicando le foto delle scritte e il fermo immagine del writer ripreso in lontananza, ha lanciato un appello sul suo profilo Facebook. «In via Croce», scrive l’amministratore, «questo grandissimo artista di nome Secco, ha pensato bene di imbrattare tutti i muri della via con il suo (osceno) tag. Questi sono atti vandalici perpetrati da persone incivili che vanno denunciati e puniti. Come amministratore sto cercando di aprire le via della legalità per writer e street arter, destinando a questi degli spazi prestabiliti dove poter dare libero sfogo alla propria creatività. Persone dotate di talento e ingegno che esprimendo la propria arte possano, alla luce del sole, rendere più bello e vivibile il nostro territorio». Nei giorni scorsi, infatti, l’amministrazione, proprio su proposta di Pompei, ha annunciato la volontà di dare spazio alla street art per riqualificare le zone più grigie della città attraverso opere realizzate da giovani artisti. A cominciare dalla recinzione del campo sportivo di via Ugo Foscolo dove in primavera verrà sperimentata questa forma di collaborazione tra writers ed ente comunale, che finanzierà vernici e bombolette spray. Un’idea decisamente molto lontana però dal tag del giovane che ha imbrattato i muri e al quale il consigliere Pompei e gli abitanti della zona lanciano un ultimatum: «Caro Secco, al fine di evitare una meritata denuncia, i residenti ti invitano, con un gesto comprensivo e caritatevole, a rimediare allo scempio realizzato, cancellandolo quando e come meglio credi, anche di notte e in totale anonimato; diversamente, attraverso i video di sorveglianza verrai riconosciuto e perseguito a norma di legge. La bellezza salverà il mondo, diceva Dostoevskij», prosegue Pompei, «e il Comune difenderà e promuoverà la bellezza in ogni sua forma e manifestazione. La bellezza però caro Secco», conclude, «non i tuoi inguardabili scarabocchi».

ARTICOLO DI ANTONELLA LUCCITTI DEL 22 GENNAIO 2016, IL CENTRO

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