Se la pensilina è un’opera d’arte

CAERANO

Una vita all’insegna dell’arte e del colore, un futuro che brilla: Diego Montagner, classe 1990, è un writer di Caerano S. Marco che con i suoi dipinti collabora con varie realtà della zona tra cui lo stesso comune di Caerano. «Era da due o tre anni che esponevo i miei quadri alle notti bianche di Montebelluna, stavo pensando quasi di mollare perché non ci trovavo più un scopo – spiega Diego – quando un giorno l’assessore Simone Botti mi ha chiesto di usare i miei disegni per abbellire un po’ le vecchie pensiline degli autobus. Mi ha cambiato la vita». Da quel giorno è cominciato il suo lavoro di abbellimento del paese. «L’idea è nata dalla voglia di dare colore a quegli elementi del paesaggio urbano che possono sembrare grigi e tristi, come ad esempio le pensiline – racconta l’assessore caeranese Simone Botti – e di poter dare l’opportunità di realizzare il suo sogno ad un giovane del nostro paese. Abbiamo visto i lavori del ragazzo e ci siamo subito convinti che potesse essere la strada giusta. Il nostro progetto con Diego non si ferma alle sole pensiline, ora infatti abbiamo intenzione di ridipingere alcuni prefabbricati industriali in disuso che sono lì da anni in modo tale da trasformare il “brutto” in “bello”». Diego, 26 anni, racconta di come l’arte sia sempre stata al centro della sua vita e di come l’abbia salvato ad un certo punto quando stava per finire su binari sbagliati. «Disegno da quando ho ricordi. Ricordo di aver disegnato un gattino su di un sasso quando avevo 3 anni e di averlo regalato poi a mia mamma: da lì la mia strada è sempre stata chiara. Solo negli anni di scuola, Istituto d’Arte di Cittadella, strano ma vero, ho smesso. Sono stati anni difficili, ero sempre sulle mie, non parlavo con nessuno e mi importava solo far festa il sabato sera. Poi ho ricominciato a disegnare e sono cambiato, la mia vita è cambiata. Ora ci pensa il disegno a rendermi felice, non ho bisogno d’altro». Finita la scuola Diego comincia a partecipare a varie esposizioni e mostre con varie tecniche per poi specializzarsi nell’uso delle bombolette e nella realizzazione di graffiti. A differenza della maggior parte dei writer Diego lavora su commissione: «La cosa più bella è vedere le persone che si fermano a guardare il tuo disegno e sorridono» conclude.

ARTICOLO DI MATTIA ZAVARISE DEL 24 GENNAIO 2016, LA TRIBUNA DI TREVISO

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