L’ultimo lavoro di Fabrizio Sarti è una scatola di personaggi

VARESE

In questi giorni la rotonda dell ‘ Iper di Varese si è arricchita di una nuova opera d ‘ arte. A eseguirla è stato Fabrizio Sarti, classe 1977, di Venegono, in arte Seacreative. «Disegno sui muri dal 1995 – spiega Fabrizio -. Prima utilizzavo le bombolette spray per scrivere, come molti ragazzi. Poi ho cominciato a cimentarmi con il disegno di personaggi, che hanno preso sempre più il sopravvento, finché non mi sono limitato al solo disegno: oggi uso pennelli, rulli e spatole». L ‘ intervento svolto da Fabrizio alla rotonda dell ‘ Iper segue a ruota, si può dire, i precedenti interventi di altri writers, Giorgio Bartocci, Alessandro in arte Etnik e Luigi Sembrato in arte Vine. Quattro artisti per quattro piloni di sostegno alla superstrada, che da lì a qualche metro s ‘ innesta nella nuova Pedemontana. «Ognuno ha la sua vena e la sua interpretazione. Personalmente, ho immaginato i tre lati del pilastro a mia disposizione come una scatola piena di personaggi». Fabrizio parla del suo lavoro a tutto campo, riflettendo sull ‘ accoglienza che l ‘ Italia riserva all ‘ arte muraria: «Ultimamente la street art è stata sdoganata anche nel nostro Paese, pure tra mille difficoltà soprattutto burocratiche. Un grande passo avanti è stato compiuto, a mio avviso, nel 2006, quando con Vittorio Sgarbi noi writers ci mettemmo insieme per dare vita all ‘ esposizione Street Art Sweet Art ospitata al Pac di Milano. Forse all ‘ estero sono più avanti, nel senso che sono più aperti nei confronti di questo genere di arte. Da noi fa più fatica a passare il concetto che questa sia un ‘ arte a tutti gli effetti. Spesso si parla di riqualificare le periferie, ma bisognerebbe dare più valore alla street art e prenderla per quella che è, ossia un intervento artistico. Ma sono ottimista, ci sono anche in Italia realtà urbane che stanno facendo passi da gigante. Roma su tutte».

ARTICOLO DEL 31 GENNAIO 2016, LA PREALPINA LOMBARDIA OGGI