La protesta ha il volto di Fazzini «Prima i led, ora i writers : io non mollo»

ASCOLI

DALLE luci a led alle mura imbrattate dai vandali. Le ‘battaglie’ in favore della civiltà promosse dall’artista e insegnante ascolano Dante Fazzini continuano. Un nuovo appuntamento, infatti, è stato organizzato per il 14 febbraio, dalle 10 in poi. «Ci ritroveremo di fronte all’ingresso delle ex magistrali – spiega Fazzini -. Non so, sinceramente, quanta gente parteciperà ma sono molto fiducioso. Anche la ‘torciolata’ del 16 gennaio scorso era stata improvvisata ma riscosse un ottimo successo. Tutti coloro che hanno a cuore la nostra splendida città sono invitati a partecipare. La camminata durerà circa un’oretta e ripercorreremo le zone più degradate del centro storico, come ad esempio ‘rrete li mierghie’, coprendo le scritte realizzate dai vandali e dai writers con dei cartelloni ironici e plastificati nei quali ci sarà scritto ‘Quanto è bella la città’ oppure ‘Questa non è arte ma un crimine’. Sto ancora studiando come organizzare la giornata – prosegue l’artista -e spero che posano prendere parte alla manifestazione tantissime persone. La ‘torciolata’ ha prodotto alcuni effetti, visto che da quel giorno qualcosa è cambiato: il Comune, tanto per fare un esempio, ha tolto quei brutti fari che c’erano in via Trebbiani e ha illuminato maggiormente le torri cittadine. Spero che anche questo nuovo appuntamento possa produrre degli effetti positivi».

GUAI, PERÒ, a definire Dante Fazzini come il simbolo della protesta ascolana. «Non voglio essere il simbolo di nessuno – spiega infatti l’insegnante della scuola D’Azeglio, che in passato per più volte ha anche realizzato il Palio della Quintana -. Il mio obiettivo è solo quello di smuovere le coscienze. Voglio sollecitare una risposta della città nei confronti della barbarie che spesso imperversa sotto le cento torri. Metto le mie idee creative al servizio degli altri, sperando che possano essere apprezzate e condivise da tante persone. Il tutto, ovviamente, per rendere sempre più bella la nostra città. Purtroppo tanta gente protesta ma non ci mette la faccia. Personalmente, invece – conclude Fazzini – ritengo che sia importante farsi sentire, attraverso delle manifestazioni come quelle che sto promuovendo, silenziose e soprattutto apartitiche. Quello del 14 febbraio, dunque, non sarà un flash mob e neanche un’iniziativa di protesta. Sarà solo un’occasione per renderci conto di quanta ricchezza abbiamo in città che non viene quasi mai salvaguardata».

ARTICOLO DI MATTEO PORFINI DEL 3 FEBBRAIO 2016, IL RESTO DEL CARLINO

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