I writers tornano a colpire Nuova “firma” dei vandali Presa di mira via Petrarca

AREZZO

Prosegue la scia di scarabocchi sulle pareti degli edifici. La città è finita, ancora una volta, bersaglio dei graffitari. Tra i palazzi fioriscono i “tag” dei writers. Frenato l’attacco spray a tunnel e sottopassi – che nelle ultime settimane avevano alzato l’attenzione da parte dell’amministrazione comunale – adesso le macchie di colore si moltiplicano colpendo gli arredi urbani. A trasformarsi in lavagne per gli “artisti di strada” sono infatti portoni, cabine telefoniche, cartelli stradali e le facciate dei palazzi. Adesso, dopo l’ennesimo raid a colpi di bomboletta spray, a spiccare, è il “tag” HECHE! Un ghirigoro che ha macchiato di arancione un po’ tutta la città. Da via Fiorentina a via Petrarca è lunga la scia seminata dal nuovo writer. Al centro commerciale Comart di via Fiorentina le ante dell’ascensore che proietta al piano superiore sono state macchiate nelle ultime ore. Colpiti anche i vetri della cabina telefonica di via Petrarca dove sono state imbrattate anche le porte dell’ex edificio Enel. E la scritta di color arancio è affiorata in altri angoli, riaccendendo la polemica intorno all’arte dei graffitari che pesa sulle tasche dell’amministrazione comunale e dei cittadini che di volta in volta si vedono sporcare saracinesche dei negozi, portoni di casa e pareti condominiali. Il Comune da parte sua ha già annunciato una campagna di sensibilizzazione per cercare di educare le nuove generazioni al rispetto della cosa altrui, e far capire ai giovani che imbrattare la città non è arte. In occasione del Mercatino dei Ragazzi – speciale Scuole, l’amministrazione e il Calcit organizzeranno un appuntamento per educare gli studenti. L’assessore Lucia Tanti è intenzionata a contattare tutte le scuole per programmare una serie di incontri con gli studenti. Assieme all’assessore spazza-degrado Gamurrini intendono salire in cattedra per dare lezioni di decoro e far capire che imbrattare non è arte, ma un atto vandalico. “Il progetto – ha spiegato Tanti – è di educazione civica ed intendo far passare il concetto che non sono ‘ragazzate’ ma azioni che costano alla comunità e anche ai loro genitori”. Ai giovani studenti, fra i quali possono nascondersi i writers del domani, l’assessore Tanti intende far passare il concetto che imbrattare una parete non è arte e che i raid non sono ‘bravate’ ma ‘stupidaggini’. Ma per adesso il fenomeno “graffitari” corre sulle strade e ad altissima velocità. Gli “artisti” si muovono di notte, spesso incappucciati, sapendo di compiere un reato. A volte dietro la bomboletta spray si nasconde anche il brivido di trasgredire. E allora, anche per educare chi ha superato l’età scolastica, in città c’è chi chiede al Comune “maggiori controlli per identificare gli pseudo artisti”.

ARTICOLO DI ALESSANDRO BINDI DEL 8 FEBBRAIO 2016, CORRIERE DI AREZZO

Share This Post

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>