AZZANO DECIMO
Prima la serie di incendi appiccati da un piromane – la cui identità ancora oggi rimane avvolta nel mistero – quindi gli scarabocchi di un giovane writer, individuato e denunciato dai carabinieri di Azzano Decimo, e, infine, il raid della scorsa notte che ha colpito quattro strutture centrali, in particolare, per i giovani. Negli ultimi cinque anni, non c’è che dire, ad Azzano Decimo non sono mancati fatti decisamente particolari, crimini che hanno scosso, con le dovute differenze, la popolazione e che hanno procurato ingenti danni al Comune, oltre che a numerose associazioni. Qualche anno fa era stato un misterioso piromane a creare scompiglio nel comune. Tra la fine del 2010 e l’inizio dell’anno successivo, l’incendiario aveva appiccato il fuoco a diversi edifici pubblici e privati: tra questi, la sede del Tennis club, andata completamente distrutta e con essa l’archivio storico della società. Il piromane, per molti mesi, ad Azzano Decimo, era stato il “ricercato numero uno”, ma non è mai stato individuato. Diverso il discorso per il writer. Dopo aver preso di mira, in due notti, una trentina di strutture pubbliche e private, il giovane autore di scarabocchi privi di senso è stato scoperto e, conseguentemente, denunciato. Seppur minori rispetto a quelli provocati dal piromane, anche in questo caso i danni, non solo per le casse del municipio, erano stati ingenti. A differenza di quanto avvenuto con l’incendiario, individuare l’aspirante artista era stato semplice. Polizia locale e carabinieri, avvisati da un cittadino degli strani movimenti di un giovane in bicicletta, una sera successiva a quelle in cui si erano registrati i precedenti episodi erano riusciti a coglierlo sul fatto. Gli azzanesi sperano che lo stesso avvenga per i malviventi (o il malvivente) che ha agito nella notte tra giovedì e ieri. Un’azione che ha creato preoccupazione tra la popolazione: qualcuno ha collegato le “gesta” del piromane a quanto accaduto la scorsa notte. Se realmente un legame esistesse, allora troverebbe conferma una delle due ipotesi attuali: chi ha agito ha voluto ostacolare l’amministrazione. Per ora, tuttavia, questa rimane solo una delle possibilità al vaglio dei carabinieri.
ARTICOLO DI MASSIMO PIGHIN DEL 13 FEBBRAIO 2016, MESSAGGEROVENETO
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