ARTICOLI SU IL RESTO DEL CARLINO DEL 17 FEBBRAIO 2016

Graffiti su un portone, multata ragazza turca

BOLOGNA

UNA GIOVANE writer è stata denunciata per imbrattamento e deturpamento di cose altrui e multata di 500 euro perché sorpresa a realizzare dei graffiti, di colore giallo su un portone. L’intervento in flagranza è avvenuto in una laterale di via San Vitale. Alla ragazza, una turca di 21 anni che è stata identificata dalla polizia municipale e deferita all’autorità giudiziaria, sono stati inoltre confiscati gli strumenti utilizzati per commettere la violazione.

«Ecco come le baby gang si spartiscono il territorio Una battaglia tra gruppi»

ANCONA

CHI SONO queste babygang che tengono sotto scacco il centro storico in particolare? «Sulla parola baby ho qualche perplessità, sono ragazzi e ragazze abbastanza “sgamati”, di buone famiglie anconetane che si riuniscono, fumano, bevono per passare il tempo e non annoiarsi e si organizzano in gruppo per il controllo del territorio». Controllo? «Nel senso che presidiano il territorio con la loro presenza includendo i figli di immigrati di seconda generazione che affermano e ribadiscono la loro appartenenza e le loro origini: provengono spesso da Paesi diversi e condizioni disagiate e quindi devono far vedere quanto valgono anche ai propri pari anconetani». In che senso? «Nel senso che ogni gruppo marca la porzione di territorio con suoi segni distintivi come i Tag (firma a graffito), lo difende da altri gruppi e intromissioni». Insomma, come una battaglia? «Sì, una battaglia tra crew, gruppi organizzati di writer che spesso scrivono le iniziali della crew accanto al loro nome, spesso i nomi sono formati da 3 lettere con un loro significato». Sembra una tendenza molto rap, underground… «Certo, il rap è il verbo, vestirsi alla maniera rapper con cappellini, felpe, scarpe e accessori costosi è la prima cosa, ma c’è anche chi per ammazzare la noia in questo schifo di città, segue i rasta e le tendenze afro. Comunque, basta che si fumi va bene tutto! Certo, questi ragazzini iniziano sempre più presto a sballarsi: già a 12 anni li vedi con bombe d’erba nelle saccocce, bottiglie negli zaini di scuola e scambiarsi messaggi in codice su Facebook, social network e smartphone per dirsi dove vedersi per fumare e bere tranquilli». Ma nessuno controlla? «Hai visto qualcuno mai in città per controllare? Dal Cardeto alla Cittadella fino al centro città (per non parlare dei quartieri e parchi periferici) ci sono mille posti abbandonati in cui ritrovarsi tranquilli a fumare. L’erba ormai è ovunque: anche se non la cerchi, trovi sempre qualcuno (anche in pieno centro, alla stazione, sul corso) che te la vende a pochissimo ed è chiaro che nel gruppo basta poco e alzi su un po’ di pezzi per comprare ciò che ti serve e stare tranquillo!». E il vandalismo? «Quale vandalismo? Il centro è un rudere a cielo aperto, qualche crew di notte cerca di invadere qualche territorio e dare qualche segnale come nel caso delle finestre rotte alle Faiani, ma in generale non c’entra niente il vandalismo, i luoghi in cui ci si ritrova stanno sotto gli occhi di tutti. Vogliamo parlare degli edifici abbandonati in pieno centro? Delle varie fumerie all’aperto come alla pineta del Passetto o nei parchi vari cittadini dal Cardeto a Pietralacroce? Se poi il vandalismo in quei luoghi è buttare lattine di birra che ogni minorenne può comprare tranquillamente e senza che nessuno lo vieti mi sembra assurdo». Quindi non c’è da preoccuparsi? «La preoccupazione è che le nuove generazioni non hanno più regole nè forme di rispetto soprattutto con i più grandi».

La marcia anti- writers raddoppia e torna domenica

ASCOLI

NONOSTANTE la pioggia, ha riscosso comunque un buon successo la manifestazione contro il degrado e contro le mura imbrattate dai writers organizzata per domenica scorsa dall’artista ascolano Dante Fazzini. Visto che la camminata era stata interrotta a metà proprio a causa del maltempo, l’organizzatore ha deciso di riproporre l’appuntamento anche per domenica prossima, a partire dalle 10.30. L’obiettivo è sempre lo stesso, quello di sensibilizzare la popolazione riguardo alle condizioni di degrado e incuria che ci sono in città, contrastando appunto l’azione dei writers. Il ritrovo dei partecipanti è fissato davanti all’ex Standa di piazza del Popolo. «Riproporremo l’iniziativa – spiega lo stesso Dante Fazzini – auspicando nelle migliori condizioni del tempo e in una buona partecipazione da parte delle famiglie ascolane. Domenica è andata bene, ma per la prossima occasione cercheremo di essere ancora di più per far sentire la nostra voce». Il percorso di domenica prossima dovrebbe essere più o meno lo stesso della precedente manifestazione, con ogni partecipante che affiggerà dei cartelli ironici sopra alle ‘opere’ dei writers.

Gli imbrattatori hanno colpito la sinagoga

URBINO

«DA TANTO tempo non si vedeva un’azione così eclatante in centro storico», l’espressione del comandante della Polizia Municipale Roberto Matassoni è di stupore e rimprovero per le decine di scritte e graffiti che sono apparse domenica mattina su portoni, muri, colonne, monumenti. Ad essere colpita dalla bomboletta spray verde o arancione fluorescente non è stata infatti solo la fontana di piazza Garibaldi, ma anche l’architrave di una porta della Sinagoga in via Stretta. A guardare le vie e i monumenti che sono stati “firmati” con la scritta “Boem”, questa è quella principale, spesso associata a “Ster” si può ipotizzare il percorso seguito dai vandali: si vedono le prime scritte sui segnali stradali davanti alla rotonda “Spazio Arte Piero Guidi”, poi in via Battisti, vicino alla Madonna votiva, poi sulla fontana di piazza della Repubblica, di qui lungo i portici di corso Garibaldi, su colonne e muri; si arriva fino alle scalette che portano poi in via delle Stallacce, dove gli autori delle scritte sono evidentemente scesi (o risaliti) per arrivare a imbrattare anche la Sinagoga; poi si passa alle cabine telefoniche di Borgo Mercatale, ai cartelli stradali, persino quelli a poca distanza dal Commissariato di Polizia, e si arriva in via Francesco di Giorgio Martini, dove su un muro di contenimento sotto una casa si trova una firma molto ampia, come anche se ne trovano, più ridotte nel camminamento per arrivare ai Collegi Universitari. Questo potrebbe essere il percorso effettuato spargendo decine di segni e scritte. NON SONO state toccate piazza Rinascimento, via Mazzini, via Raffaello: qui si trovano scritte sì, ma già esistenti da qualche tempo, opera di altri o degli stessi autori. «Non si arriva a 100, non mi pare, ma sono davvero tante – continua il comandante Matassoni -. Molte, infatti, sono quelle vecchie, mentre questa volta sono arancioni o verdi. Noi stiamo estrapolando le immagini dalle telecamere di video sorveglianza, quelle in piazza, in corso Garibaldi, in via Battisti». Non si può ancora sapere quanti sono gli artefici, ma si sa che hanno agito alle 8 di domenica mattina: «La nostra pattuglia è passata poco dopo quell’ora e ha notato cosa era accaduto. Noi abbiamo fatto le nostre annotazioni e consegnato la notizia di reato all’Autorità giudiziaria, adesso sarà la Procura della Repubblica a decidere come procedere». A fare un sopralluogo e le indagini anche gli agenti del Commissariato di Polizia di Urbino, che si stanno muovendo anche negli ambienti abituali dei giovani e non solo. Da chiedersi, invece, se le scritte verranno rimosse entro breve termine, visto che deturpano monumenti e luoghi del centro storico: per il Comune di Urbino sarebbe importante attivare una convenzione con l’associazione Regresso Arti che già in passato ha effettuato interventi. «Pensavamo ad una collaborazione con loro ma non l’abbiamo attuata, anche perché ultimamente non c’erano stati episodi come questo – spiega il sindaco Gambini -. Adesso è il momento di ripensare ad un rapporto con loro. In ogni caso, provvederemo al più presto per rimuovere le scritte nei punti più sensibili».

ARTICOLO DI LARA OTTAVIANI

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