il degrado che corre nella città lenta

PALERMO

Ciò che colpisce, in una città in cui cantieri e miglioramenti segnano sempre il passo, è notare quanto sia invece rapido l’avanzare del degrado. E non solo per l’incuria o per l’indolenza di qualche amministratore poco attento. Del resto, le discariche abusive non sono solo colpa di chi non raccoglie, ma anche di chi quei rifiuti ha deciso di abbandonarli per strada. E poi, diciamoci la verità: spesso in questa città non si fa in tempo a piantare un albero, che c’è subito chi strappa un ramo o incide le proprie iniziali sul tronco (come quelle che avviliscono i bamboo dell’Orto Botanico che tutto il mondo ci invidia); non appena viene tolto il ponteggio da un palazzo (sia esso privato, pubblico o addirittura storico) c’è la fila di writers pronti a lasciare il segno… No, stavolta abbiamo poco da recriminare. Non c’è un amministratore o un burocrate da additare. Non c’è il presidente di un’azienda partecipata che non ha fatto bene il proprio dovere o non ha controllato i suoi dipendenti che avrebbero dovuto pulire. In questo caso, purtroppo, dobbiamo prendercela solo con noi stessi. Che non riusciamo a rispettare, come dovremmo, il bene comune. E ad amare la bellezza che potrebbe offrirci questa città.

ARTICOLO DEL 19 FEBBRAIO 2016, GIORNALE DI SICILIA

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