L’altra campagna elettorale «#nonvotarechisporca»

ROMA

È probabile che i numerosi candidati sindaci (e i ben più numerosi candidati alla presidenza dei municipi) non abbiano ancora messo a fuoco una sostanziale novità, nell’imminente campagna elettorale. Il corpo elettorale romano, dopo la catastrofe dell’esperimento Marino (memorabile la radicale promessa «Cambiamo tutto» affissa sui manifesti, e poi s’è visto) ha ben chiara l’idea di cosa sia la «politica» per Roma, oggi. In seguito all’uscita dell’ex sindaco, e ora grazie al lavoro del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca (che ha spalancato, con inedita naturalezza, il dossier sulla dissennata dispersione dell’immenso patrimonio edilizio capitolino) nessuno seguirà più elucubrazioni su alleanze partitiche, su divisioni tra correnti, insomma su ciò che ha scavato il baratro tra la cittadinanza e il Palazzo. «Politica» sarà semplicemente il progetto sui mezzi pubblici, il piano per la pulizia della città, il nodo della sosta selvaggia in seconda e terza fila, la gestione dei vigili urbani, la rifondazione della macchina burocratica capitolina. Usare altri linguaggi significherebbe non essere ascoltati.

Sarebbe per questo sbagliato, e miope, sottovalutare l’appuntamento su Facebook e Twitter annunciato per domani sera alle 21, lunedì 15 febbraio, per un bombing molto particolare. Candidati, formazioni politiche e esponenti di tutti gli schieramenti verranno bombardati dalla richiesta di un impegno formale a non utilizzare affissioni illegali. È la campagna #nonvotarechisporca, organizzata da «Carteinregola», «Cittadinanzattiva Lazio», «Diarioromano», «Retake Roma», «Roma Fa Schifo», «Roma Pulita!» e «Zero Waste Lazio». L’opera di «Retake Roma» è ormai nota a molti cittadini per la pulizia volontaria di tanti muri cittadini, la contro-informazione di «Roma Fa Schifo» ha al suo attivo (un esempio tra tutti) una serrata campagna contro sosta selvaggia, con tanto di nomi e cognomi di commercianti che ignorano i regolamenti comunali. Quindi il bombing di domani sera sarà la prova generale di una campagna elettorale non ancora cominciata ma già chiara nei temi e nelle modalità.

L’invito non è solo a non sporcare, a non aggravare una situazione già spaventosa aggiungendo carta superflua sulle nostre strade e sui muri. Il bombing è un chiaro richiamo alla concretezza, al rigore, alla sobrietà per un confronto elettorale fattivo e diretto al cuore dei problemi. Speriamo che la classe politica registri e comprenda. Candidati avvisati, con ciò che ne consegue.

ARTICOLO DI PAOLO CONTI DEL 14 FEBBRAIO 2016, CORRIERE DELLA SERA

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