Mille volontari nei quartieri Parisi punta sulle periferie

MILANO

«Stiamo lavorando, per una Milano migliore», partendo dai quartieri e dalle periferie. Stefano Parisi ha incontrato i trentasei consiglieri di zona di Forza Italia, un gruppo di militanti speciali, in grado di gestire una campagna elettorale sul territorio ma anche di segnalare i problemi della città e gli «sos» che arrivano dai quartieri. «Nessuno meglio di noi conosce le problematiche dei quartieri più periferici. Sicurezza, abusivismo, degrado, mobilità» ha detto Alessandro De Chirico, consigliere azzurro in zona 7. E Parisi li ha ascoltati con grande attenzione. «Ecco alcune delle emergenze segnalate nei diversi quartieri» aveva scritto prima dell’incontro sul suo profilo facebook, indicando le priorità che gli eletti di Forza Italia hanno individuato zona per zona – riportate dal «Giornale». Quindi, l’incontro nella sede azzurra: «Ci ha fatto un’ottima impressione – ha detto a caldo un consigliere, è partito con la sua presentazione e poi via la giacca e penna in mano per ascoltare noi». Il candidato del centrodestra sembra intenzionato a puntare molto sulle periferie. E d’altra parte anche Forza Italia, con lo stesso leader, Silvio Berlusconi, ha dato un segnale forte di attenzione per questa Milano, che gli azzurri descrivono come abbandonata dalla sinistra. Parisi ha già fatto intendere che punta molto sull’area dei delusi dalla politica. E sugli astenuti. E occuparsi dei problemi minuti della città, può rivelarsi anche un’efficace arma elettorale. Ai suoi interlocutori ha spiegato che intende mettere in campo un esercito di mille volontari, per questa operazione sul territorio: «Noi – ha spiegato ieri abbiamo un’impostazione di governo già chiara ma dobbiamo arricchirla di contenuti, partendo dalle soluzioni dei problemi particolari, con un grande coinvolgimento di Milano nella costruzione del suo futuro». Da qui la decisione di una serie di incontri di ascolto, come quello coi consiglieri di zona. «Le campagne elettorali sono un momento creativo – ha spiegato – non uno strumento unidirezionale in cui la politica parla all’opinione pubblica». Ma il candidato sindaco, memore anche degli anni passati al lavoro a Palazzo Marino, ieri ha accelerato anche sugli accenti autonomisti della città. «Troppe decisioni per Milano sono prese a Roma» ha detto il candidato sindaco del centrodestra, che considera il suo avversario Giuseppe Sala il«candidato di Palazzo Chigi». «Milano – ha scritto Parisi sul profilo elettorale del suo comitato deve riprendere la guida di se stessa». Parisi va sempre più marcando la distinzione con l’avversario (e collega, manager come lui) Beppe Sala, e con la coalizione che guida: «Ho paura che alcune ferite che si sono generate nel corso della campagna per le primarie permangano – ha detto ai microfoni di Rtl – ho paura che quella divisione poi permanga e che Milano, qualora dovesse passare Sala, dovrà soffrire anche nella vita della giunta».

LE EMERGENZE DELLA CITTÀ zona 2 zona 3 zona 4 zona 5 zona 6 zona 7 zona 8 zona 9 zona 1 ZONA 2 Fermare il progetto della moschea di via Esterle, bonificare il fortino del degrado in via Cavezzali rilevando lo stabile e facendone un pensionato per studenti, garantire sicurezza e decoro in via Padova e alla stazione Centrale ZONA 3 Contrastare occupazioni abusive via Rubattino e Lambrate, modificare interventi sul traffico (per esempio viale Romagna e ciclabile viale Tunisia) ZONA 4 Garantire sicurezza e decoro degli alloggi popolari garantendo vivibilità agli inquilini, intervenire per migliorare la sicurezza ZONA 5 Integrare i quartieri più periferici come Gratosoglio e parte del Vigentino, risolvere problemi ambientali del parco sud, riurbanizzare l’area dello scalo romana, contrastare la microcriminalità e il commercio abusivo ZONA 6 Garantire sicurezza, combattere le occupazioni abusive, riqualificare il quadrilatero Giambellino, Lorenteggio e via Odazio, contrastare graffiti e abusivismo dei centri sociali ZONA 7 Affrontare il problema delle case popolari a San Siro con fenomeni di spaccio e di illegalità, rivedere le linee di superficie dei mezzi Atm, ripensare piazza d’armi e trotto, recuperare le cascine abbandonate ZONA 8 Presidiare il

territorio, regolare viabilità sia nella zona limitrofa a area Expo e intorno al tunnel Gattamelata, fermare la moschea, rivedere i parcheggi in Sempione, assistere meglio anziani ZONA 1 Tutelare residenti Area C aumentando il numero degli accessi, migliorare le pedonalizzazioni ed estenderle, riaprire parzialmente la viabilità piazza Castello, allargare la rete wi-fi internet ZONA 9 Regolare meglio mercati ambulanti ora abbandonati, curare patrimonio case popolari degradate, riqualificare la Caserma Mameli, realizzare opere nei quartieri come il sottopasso ferroviario a Bruzzano, rifare la viabilità in Comasina.

ARTICOLO DI ALBERTO GIANNONI DEL 18 FEBBRAIO 2016, IL GIORNALE

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