Facciate deturpate dallo spray «Ora tocca ai privati ripulirle»

EMPOLI

UNA città turistica non può permettersi queste sbavature: vernice rossa e spray blu, da piazza Dante fino a via 4 Novembre, usati per tappezzare San Miniato di un messaggio antifascista che in realtà è puro vandalismo. I fatti sono di un anno fa. Ma molte scritte hanno resistito fino a questi giorni. Il Comune ha provveduto a cancellare quelle che erano sui palazzi pubblici di sua proprietà, sui cartelli indicatori stradali. Restano sulle case dei privati. Così la polizia municipale, nei giorni scorsi, ha contattato i proprietari della case o gli amministratori di condominio, in via ufficiale, per chiedere i m tempi brevi di provvedere a «ripulire» le facciate. Una scelta che ha sollevato e sta sollevando diversi malumori, pur nella condivisione collettiva che quelle frasi a sfondo politico lasciate in vari punti del centro storico non sono belle e non fanno arredamento. Ma le spese di ripulitura sono però a carico dei cittadini proprietari dell’immobile.

«E SE DOMANI arriva un altro politico e i vandali si scatenano di nuovo durante la notte, dobbiamo ripulire nuovamente a spese nostre?». Questa la domanda alla base della polemica. Infatti a scatenare i writer, l’ultima volta, è stata la visita di Gianfranco Fini, arrivato su invito del Comitato Tricolore per parlare del futuro del centrodestra italiano. Una presenza non gradita da tutti. Da qui i messaggi, lasciati su muri e facciate in molti casi su edifici di pregio. “Fini vattene” in vernice rossa, come quella “San Miniato antifascista”. Stesso messaggio sulla rampa in piazza del Bastione che è stata rimossa dal Comune e su alcuni cartelli stradali. La pulizia delle facciate, private e comunali, è stata sollecitata anche dal Carlo Corsi (Forza Italia) con un’interrogazione al sindaco: «Mi meraviglio che ci sia voluto un anno – dice Corsi – Se le scritte erano contro il Pd il Comune le toglieva subito e contestualmente l’avrebbe intimato ai privati».

ARTICOLO di CARLO BARONI DEL 26 FEBBRAIO 2016, QN LA NAZIONE

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