PROGETTI PULIZIA SCUOLE DI MILANO

MILANO

L’operazione scuole pulite contro tag sulle facciate e degrado

Dopo le 20mila persone in piazza dello scorso maggio per “Nessuno tocchi Milano”arriva la chiamata del Comune contro graffiti e degrado. Il 3 e il 4 aprile c’è il primo cleaning day per le scuole imbrattate.

«Segnalateci i casi più gravi», è l’appello di Palazzo Marino che nel frattempo recluta volontari.

A MAGGIO erano scesi in piazza in 20mila per “Nessuno tocchi Milano”. Un moto spontaneo che aveva visto persone di tutte le età armarsi di spugne, guanti gialli e detersivi per ripulire le strade del centro devastate dalla guerriglia urbana dei No Expo. Cerca di toccare le stesse corde il nuovo cleaning day “Scuola, facciamola pulita” lanciato da Palazzo Marino. I milanesi sono chiamati a mobilitarsi per altri due giorni di grandi pulizie, questa volta per provare a tirare a nuovo le facciate degli istituti scolastici della città ricoperte da graffiti e tag. Il weekend è già stato fissato ed è quello del 2 e del 3 di aprile. Fino al 10 marzo chiunque può candidare una scuola: basta inviare una foto dell’istituto direttamente al Comune (alla mail cleaningday@comune.milano.it). Nel giorno del lancio dell’iniziativa sono già arrivate le prime richieste per le scuole di via Pestalozzi, di via Commenda e di via Giusti. Tutte le proposte verranno valutate dai tecnici del Nuir, il nucleo urbano di intervento rapido, che faranno un sopralluogo e valuteranno la fattibilità dell’intervento. Sono già aperte anche le adesioni per reclutare volontari disponibili a offrire il proprio olio di gomito. «Tutti possono partecipare al nuovo cleaning day – spiega il Comune – non solo studenti e insegnanti ma qualsiasi cittadino singolo o associazioni». Le imprese private pronte a fornire materiale per la pulizia ci sono già. Ma da Palazzo Marino è forte l’appello rivolto alle aziende e agli sponsor perché si facciano avanti per prendersi cura della città insieme alle nuove generazioni. «Partendo dalle e con le scuole – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza – si vuole trasformare l’esperienza dello scorso maggio nata con una ondata emotiva in una iniziativa strutturale di partecipazione attiva. È ora che i milanesi si prendano cura del bene comune, ogni giorno, pulendo ma anche lasciando pulito ciò che viene sistemato».

Qt8, l’elementare sfinita dalle tag prova a difendersi con un murales

La facciata già imbiancata 4 volte sarà pitturata da ragazzi e genitori Il grande disegno su Martin Luther King e l’immigrazione costerà 4mila euro

PER QUATTRO volte hanno ridipinto la facciata di bianco da cima a fondo.

Ma è stato come regalare un nuovo, gigantesco foglio su cui ricominciare: «Dopo una sola notte eravamo da capo: quelle scritte erano dovunque, di nuovo». Allora hanno deciso di cambiare strategia dichiarando sì guerra alle tag. Ma usando le stesse armi di chi infesta quei muri: vernici e colori. Succede all’elementare Martin Luther King di Santa Maria Nascente, nel quartiere Qt8, dove per dire basta all’imbrattamento selvaggio l’istituto con duecento studenti ha deciso di progettare un enorme murales al quale lavoreranno, tutti insieme, alunni, mamme, papà e insegnanti. Quest’edificio accanto al Monte Stella è uno dei tantissimi istituti scolastici della città presi di mira dai graffiti. Secondo Fabiola Minoletti, esperta del fenomeno milanese e impegnata in più campagne contro le scritte vandaliche, «è imbrattato in maniera più o meno grave il 68 per cento delle scuole di Milano». Fra i più colpiti ci sono gli istituti in zona Lambrate, Barona, Affori, oltre a tutte le strutture scolastiche che si trovano nel cuore della movida.

«Io non ho nulla contro i writers. Ma questa non è arte: sono solo scritte orrende che deturpano un luogo dove fanno scuola i più piccoli». A parlare è Massimo Barrella, preside dell’istituto comprensivo Cadorna di cui fa parte anche la Martin Luther King: «Sono mortificato da questa situazione. Credo che i bambini abbiamo il diritto di fare lezione in un posto accogliente. E quelle scritte non lo sono per nulla». Da qui, qualche mese fa, l’idea. «Se questi ragazzi non hanno rispetto dei soldi che spendiamo per imbiancare, vediamo se hanno rispetto di un murales». La scuola ha chiesto a decoratori e a writers conosciuti di presentare una proposta creativa per riempire tutta la facciata principale dell’istituto. È stato scelto un lavoro che ha come soggetto un tema strettamente legato a questa elementare: Martin Luther King stesso. E l’immigrazione. Servono complessivamente 4mila euro per realizzarlo. Il tutto è stato presentato al Consiglio di zona 8 con una richiesta di finanziamento. «Sicuramente non avremo la copertura di tutta la spesa – prosegue Barrella – ma ci basta anche solo una parte, il resto lo mettiamo noi con l’aiuto delle famiglie. Non possiamo più ridurci a pulire ogni 24 ore». Il problema non sono solo i finanziamenti: bisogna avere anche il via libera del Comune sugli aspetti estetici. In mancanza di questo, la storia rischia di finire come all’istituto Kandinsky, qualche anno fa: «Avevamo avuto la stessa idea – racconta l’ex preside, Annamaria Indinimeo – peccato che una volta realizzato una vecchietta ha chiamato i vigili: le scritte dei writers erano scomparse, i ragazzi dell’artistico avevano fatto un lavoro bellissimo. Peccato che la multa per imbrattamento ce la siamo presa noi».

ARTICOLI DI TIZIANA DE GIORGIO, LA REPUBBLICA

Scuole pulite: restyling per 560

Scuola, facciamola pulita”. Al via le iscrizioni al progetto promosso dal Comune per il secondo “cleaning day” della città, il prossimo 2 e 3 aprile, quest’anno rivolto alle 560 scuole del territorio, quasi tutte oggetto di tag, graffiti e imbrattature. Dopo l’esperienza che si è tenuta a maggio 2015, quando centinaia di milanesi hanno pulito i muri della città, questo momento «E’ pensato come un’occasione didattica per i ragazzi, per la cura del bene comune – spiega l’assessore all’Arredo urbano e Lavori pubblici Carmela Rozza e prevede una partecipazione attiva, concreta degli studenti». Per aderire al cleaning day le scuole – tutte: private e pubbliche, dell’infanzia, primarie, secondarie e superiori -, devono mandare una mail entro giovedì 10 marzo all’indirizzo cleaningday@comune.milano.it indicando nome, cognome e recapito telefonico del responsabile scelto per coordinare l’iniziativa, il numero previsto di partecipanti, specificando il luogo individuato e allegando alcune foto che lo rappresentino. Successivamente i tecnici del Nuir (Nucleo urbano di intervento rapido) effettueranno un sopralluogo per individuare colore, metratura e pittura da utilizzare caso per caso. L’iniziativa non è rivolta solo ai ragazzi ma anche ai genitori, ai cittadini, comitati e associazioni, «bello non significa intonso, quindi sono ben accette proposte per la realizzazione, dopo la pulizia dei muri, di disegni o murales», prosegue Rozza. Il Comune avrà un ruolo di regia: l’appello è rivolto dunque alle imprese private – che si possono mettere in contatto con gli organizzatori sempre attraverso la mail dedicata all’iniziativa -, affinché forniscano attrezzature e materiali per la pulizia e per dipingere. Con i soggetti che per ora hanno dato la propria disponibilità si arrivano a sostenere circa 100 scuole, ma la speranza degli organizzatori è che il numero delle aziende coinvolte cresca, affinchè si riesca a supportare il maggior numero di istituti.

CATERINA MACONI, AVVENIRE

Palazzo Marino chiede ai milanesi di ripulire i graffiti delle scuole

Palazzo Marino lancia un «cleaning day» dedicato ai muri delle scuole milanesi. Obiettivo: rimuovere i graffiti dalle pareti esterne degli edifici scolastici. L’appuntamento è per sabato 2 e domenica 3 aprile nelle scuole di tutti i quartieri della città: da ieri sono aperte le adesioni per i volontari (c’è tempo fino al 10 marzo). «È profondamente educativo» dichiara l’assessore all’Arredo urbano e Lavori pubblici Carmela Rozza, «che questi interventi vengano fatti sugli istituti scolastici perché ciò rende i ragazzi di ogni fascia consapevoli che la scuola è un bene comune di cui loro sono i principali fruitori». Per aderire al cleaning day occorre inviare un’email all’indirizzo cleaningday@comune.milano. it, indicando nome, cognome e recapito telefonico del responsabile dell’iniziativa, il luogo individuato, la foto del luogo, il numero previsto di partecipanti.

LIBERO

Un cleaning day per cento scuole

DIECI MESI FA i milanesi erano scesi in campo al grido di «Nessuno tocchi Milano». Prima spontaneamente, poi in una giornata di cleaning day organizzata dal Comune, per rispondere al vandalismo dei black bloc in occasione della manifestazione No Expo del Primo maggio. Ora l’amministrazione ripropone lo stesso evento, riservato però agli edifici scolastici. L’assessorato all’Arredo urbano lancia infatti per sabato 2 e domenica 3 aprile (9 e 10 aprile in caso di pioggia) una due giorni per ridare lustro ad asili e materne, elementari e medie, superiori pubbliche e private di ogni zona della città, sotto lo slogan «Scuola facciamola pulita». Un appello agli istituti in cerca di restyling, ma anche ai comitati, alle associazioni e alle imprese che vorranno mettere a disposizione materiali, attrezzature e ogni tipo di servizio utile. «Sarà un momento didattico per i ragazzi coinvolti – dichiara l’assessore all’Arredo urbano e Lavori pubblici Carmela Rozza – che capiranno ancora di più come la scuola sia un bene comune di cui loro sono i principali fruitori. Sarà un momento di crescita civile non solo per insegnanti, bambini, studenti e genitori ma per tutta la comunità perché la scuola è un patrimonio da tutelare e difendere in quanto luogo in cui si forma il cittadino di domani». «Scuola facciamola pulita» nasce dalla richieste di insegnanti, genitori e dirigenti scolastici di istituti troppo spesso deturpati da tag e graffiti. «Tutte e 560 le scuole cittadine lo sono», precisa l’assessore Rozza. In una prima analisi, gli edifici interessati saranno un centinaio. In lista ci sono già l’elementare Capponi di via Pestalozzi (zona Navigli), la scuola media Majno con le due sedi di via Commenda e corso di Porta Romana, la primaria Giusti di via Giusti (zona Sarpi); solo le scritte sulla Capponi richiederanno interventi per 800 euro. «I milanesi ci hanno abituato a encomiabili prove di civismo - aggiunge l’assessore – che rendono orgogliosi tutti coloro che vivono la nostra città. Mi auguro che anche “Scuola facciamola pulita” raccolga tante adesioni».

PER PARTECIPARE al cleaning day occorre inviare entro giovedì 10 marzo un’e-mail all’indirizzo cleaningday@comune.milano.it indicando generalità e recapito telefonico del responsabile dell’iniziativa, il luogo individuato, una foto del luogo e il numero dei partecipanti. Successivamente i tecnici del Nucleo urbano di intervento rapido effettueranno un sopralluogo per individuare colore, metratura e pittura da utilizzare. «Offriremo un supporto tecnico ai cittadini e pratico dove necessario», spiega Stefano Maldifassi, funzionario responsabile del Nuir.

LUCA SALVI, IL GIORNO

Cleaning Day, grandi pulizie di primavera

Ripuliamo insieme le scuole dai graffiti». È l’appello del Comune che lancia i cleaning day delle scuole il 2 e 3 aprile. La raccolta delle adesioni è già partita e proseguirà fino al 10 marzo. «Tutti possono partecipare, non solo gli studenti, ma qualsiasi cittadino singolo o in associazioni», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. Chi vuole proporre un istituto da pulire o dare la propria disponibilità può scrivere a cleaningday@comune. milano.it, allegando una foto del disastro da cancellare. A dare l’ok saranno poi i tecnici che devono valutare la fattibilità. L’iniziativa prende spunto da «Nessuno tocchi Milano», quando in 20mila pulirono lo scempio dei black bloc al corteo del 1 maggio.

LEGGO

ARTICOLI DEL 1 MARZO 2016

 

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