La città imbrattata dai Telos

SARONNO

Restano scritte e vernice su banche, agenzie interinali e chiese IL GIORNO DOPO

Un concerto andato avanti sino a notte fonda. E molti imbrattamenti in città. Il giorno dopo il corteo contro gli sgomberi e la festa per i sette anni del centro sociale Telos all ‘ ex Cantoni, a Saronno è il momento dei bilanci. Il plesso industriale di via Miola, ” temporaneamente ” occupato sabato pomeriggio per il concerto serale, domenica mattina appariva ormai deserto. Mentre più incerta è la situazione all ‘ ex Collocamento, occupato venerdì, che gli anarchici vorrebbero trasformare nella loro nuova sede. Non è stato formalmente sgomberato, porte e finestre ieri restavano aperte mentre la facciate dell ‘ edificio, che fa parte del complesso di Palazzo Visconti ed è di proprietà comunale, sono state coperte di graffiti. In città la conta dei danni fa riferimento soprattutto agli imbrattamenti, corollario al corteo del sabato pomeriggio. I primi appena i Telos hanno imboccato via San Cristoforo, con scritte come ” Odio la polizia ” , ” Telos ovunque ” e ” Solidarietà a Calais ” . Poi con la vernice spray sono state realizzate scritte su tutte le vetrine degli istituti di credito trovati lungo il percorso: Deutsche Bank, Banca popolare di Sondrio, Banca popolare di Bergamo, Credito valtellinese e sui muri Libero il plesso industriale usato per il concerto fino a tarda notte. Incerto il futuro dell ‘ ex Collocamento esterni di Banca Intesa di fronte al municipio. Stesso copione per quanto riguarda due agenzie di lavoro interinale, Compass e Umana. In via Verdi è stato reso inutilizzabile un parcometro ed è stata imbrattata anche la chiesa di San Francesco con la scritta ” Cloro al clero. ” Anche se i danni maggiori hanno riguardato l ‘ Agenzia delle entrate, fatta oggetto di un lancio d ‘ oggetti: gavettoni di vernice gialla e verde sulle pareti mentre una pietra ha rotto un vetro al primo piano dello stabile, in via Marconi. Decine i manifestini affissi lungo il percorso, con il punto di vista dei militanti del centro sociale. I quali difendono l ‘ occupazione del centralissimo ex Collocamento parlando della loro volontà di contrastare «la trasformazione, che sta avvenendo da un decennio a questa parte, del centro di Saronno: da punto di riferimento per la città e per i giovani a centro commerciale a cielo aperto, da punto di ritrovo per centinaia di persone a ogni ora, a punto di passaggio dove chi si ferma viene guardato con sospetto, da spazio condiviso a spazio privato e videosorvegliato, con ordinanze che vietano di bere e mangiare all ‘ aperto e l ‘ allontana mento di chi non ha il portafogli gonfio».

ARTICOLO DEL 7 MARZO 2016, LA PREALPINA

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