L ‘ arte invade i luoghi degradati

MONZA

Colore per ridare vita (con investimento privato). Intanto vandali in azione in via Rota

Combattere il degrado con l’arte, per rendere più bella la città. Con questo scopo Felice Terrabuio di Streetartpiù e il giovane artista emergente Marco La Rocca hanno restituito due frammenti di Monza (con un investimento interamente privato perché all’Amministrazione sono stati solo richiesti i permessi). Il primo, un vecchio bagno pubblico in disuso di fronte all’ospedale vecchio, in via Solferino, è stato «vandalizzato artisticamente» con l’ inserimento delle scritte «I’m not an artist» che richiama Bart Simpson. «Un giochetto che dà un messaggio dirompente alla città», spiegano i due artisti. Ancora più significativo, invece, il lavoro in piazza Castello. Qui un enorme murales colorato con la scritta «Girando il mondo» capovolta, apre a una serie di simbolismi e interpretazioni. Anche qui uno spazio urbano restituito, ma anche un messaggio molto forte sul potere delle installazioni artistiche nel dare più vita alla città. Non solo. In entrambi i casi le strutture erano cosparse di scritte ingiuriose e l’idea è nata per cercare di preservare i due luoghi dai vandali, offrendo arte vera. Prima ancora interventi del genere nell’ambito invece del progetto «Recover» erano toccati al sottopasso di corso Milano, da sempre luogo degradato, a un muro di via Silva su cui era comparsa una nave e a una palizzata di cantiere in via Pennati dove quest’estate La Rocca aveva disegnato un enorme serpente arancione che rimanda ad Adamo ed Eva. Per chi volesse conoscere l’artista, venerdì 8 aprile alle 19 ci sarà un vernissage nella galleria di via Moncenisio. Ci vorrebbe un loro intervento anche in via Rota-Grassi dal momento che i giardinetti sono stati vittima dell’ennesimo raid vandalico. In settimana l’Amministrazione ha dovuto rimuovere le assi delle panchine che componevano la seduta ormai distrutte. Ma l’assessore Antonio Marrazzo ha garantito che presto saranno sostituite.

GIORNALE DI MONZA DEL 31 MARZO 2016

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