«Basta degrado in pieno centro» E i cittadini puliscono ogni giorno

CESENA

IL TAVOLO e le sedie sono un muretto che si affaccia sulla strada, stretta e delimitata dalla cinta malatestiana. Aperitivo a base di birra e bibite, con vista sul Monte, da consumare con la sigaretta in mano, chiacchierando con gli amici e ascoltando musica dallo stereo portatile. Bello essere adolescenti. Un po’ meno abitare nei paraggi del nuovo punto di ritrovo scelto da un gruppo di ragazzi poco inclini all’uso del senso civico che negli ultimi mesi hanno modificato l’aspetto di un tratto di via Mura Giardino Pubblico, una sottile striscia di asfalto generalmente poco frequentata e nella quale il transito in auto è consentito soltanto ai residenti del centro storico.

MENTRE in città un numero crescente di voci chiede interventi a tutela del nostro patrimonio artistico, compreso quello delle mura erette a protezione della Cesena di epoca malatestiana, a due passi da Porta Santi le cose vanno in tutt’altra direzione: a fare da biglietto da visita c’è infatti una parete ricoperta da graffiti e scritte – imprecazioni comprese – di vario genere, attorno alla quale proliferano bottiglie vuote, cartacce, mozziconi di sigarette e resti di fugaci spuntini. Uno scenario al quale cercano di porre rimedio gli stessi residenti, che ogni mattina si rimboccano le maniche, indossano un paio di guanti e si dedicano alla pulizia dell’area: «Non è compito nostro -sospirano i diretti interessati – ma non possiamo accettare di vivere circondati dal degrado e dall’indifferenza. Il problema dura da alcuni mesi e nessuno se ne è mai occupato». Tanti residenti in quello spicchio di città hanno passato gran parte della loro vita. Qualcuno ci è nato, altri ci sono cresciuti. Tutti si sono affezionati a quella strada, alla sua storia, al suo fascino. Un fascino che ora vogliono difendere. «In tante occasioni si dice che la valorizzazione del centro storico è una priorità, ma quando se ne parla non ci si può fermare alle piazze o alle strade della ‘vasca’, che sono costantemente sotto gli occhi di tutti. Anche le zone meno frequentate e dunque più caratteristiche meritano attenzione». Non ci sono comitati e non sono state indette manifestazioni, semplicemente un gruppo di persone ha deciso di intervenire direttamente a tutela del bene comune. Con passione, ma anche con la speranza di ricevere aiuto. «Non c’è solo il problema delle scritte sui muri o delle cartacce in terra – continuano le recriminazioni – ma anche quello legato ai comportamenti dei giovani avventori, che spesso ignorano o peggio si fanno beffe delle rimostranze ricevute. Nessuno contesta la voglia di divertirsi, il piacere di passare del tempo in compagnia degli amici o di tenere tra le bracca la fidanzata alla luce del tramonto. Il punto è che per fare tutto questo non c’è bisogno di sfregiare la città e mancare di rispetto ai suoi abitanti». C’è chi domanda maggiori passaggi delle forze dell’ordine soprattutto durante le ore serali e chi chiede interventi da parte della politica: «Si parla tanto di sicurezza e spesso al tema viene abbinato il progetto di installazione delle telecamere in strada. Un occhio elettronico che scruti via Mura Giardino potrebbe essere un valido incentivo a rispettare le regole».

LUCA RAVAGLIA, IL RESTO DEL CARLINO DEL 1 APRILE 2016

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