La mobilitazione anarchica imbratta i muri di mezza città

RIVAROLO

Ieri era l’ultima delle «giornate di mobilitazione contro la logistica bellica», organizzate da diversi gruppi anarchici e di antimilitaristi che, dal 28 marzo, avevano invitato a non restare indifferenti tutti «i nemici della macchina militare». Anzi, proprio ieri, l’impegno era quello di manifestare nelle piazze, di fronte a università, centri di ricerca, industrie belliche, in quante più città possibili. La scorsa notte, a Rivarolo, nel cuore dell’Alto Canavese, c’è chi ha interpretato il messaggio a modo suo e ha imbrattato diversi muri della città con insulti contro i carabinieri (e non solo). I writers hanno pure firmato le scritte con dei simboli anarchici. In via dell’Ospedale e vicino alla stazione ferroviaria di Gtt. A parte le facciate di alcune case private, i vandali hanno anche lordato il muro dell’oratorio parrocchiale di via Fiume. In questo caso, però, le frasi offensive contenevano riferimenti precisi a delle persone e sono subito state cancellate.

Le indagini

Ovviamente sono già partite le indagini, affidate ai militari di Rivarolo. Una mano ai carabinieri, che sono coordinati dalla Procura di Ivrea, potrebbe arrivare dai filmati girati dalle video camere sistemate in diversi punti della città. Occhi elettronici che sono funzionanti e, anche in passato, sono stati utili alle forze dell’ordine. Nessuno, però, si è accorto degli autori all’opera. Molto probabilmente i vandali (ma potrebbe essere anche una sola persona) hanno agito di notte, sicuri di potersi muovere senza essere notati. Anzi, secondo gli investigatori, chi ha svuotato sull’intonaco degli edifici il contenuto delle bombolette spray non arriverebbe da molto lontano. Se scoperti gli imbrattatori dovranno mettere mano al portafoglio, anche se, ogni amministrazione ha sanzioni diverse. Infatti non tutti i graffiti sui muri hanno lo stesso prezzo.

Sanzioni e regolamenti

La guerra anti-writers, in nome del decoro urbano, passa attraverso centinaia di ordinanze comunali e le sanzioni variano da città a città. Si passa dai 300 ai 1000 euro di multa, per arrivare fino alla reclusione o alla condanna a svolgere lavori socialmente utili. Tanto per capirci chi imbratta palazzi, treni o autobus con scritte e disegni rischia il carcere da uno a sei mesi o una multa da 300 a mille euro. Sanzione che aumenta se il graffito compare sopra monumenti o in aree di interesse artistico. In questo caso la reclusione arriva fino a un anno e le multe vanno da mille a ben 3 mila euro.

LA STAMPA, 3 APRILE 2016

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