Anfiteatro nel mirino dei vandali Scritte e graffiti sui muri di pietra

SAN GIULIANO

L’ANFITEATRO di San Giuliano Terme, luogo straordinario, fa parte dei gioielli dal salvare del nostro territorio. Alle cartacce lasciate in giro dagli avventori, alle staccionate divelte e all’incuria, ora si sono aggiunti i vandali. Che hanno preso di mira la superficie in pietra serena dell’area circolare al centro esatto dell’area, spaccandola letteralmente, e le mura, ricoprendole di scritte e disegni. A oltre un anno di distanza dalla denuncia fatta assieme agli Amici di San Giuliano, siamo tornati sul posto con l’associazione. Scoprendo che le cose non sono migliorate. Anzi. «Vengo due volte a settimana qui – commenta Sandro Garzella – e il posto cade letteralmente a pezzi. E nel giro degli ultimi dieci giorni hanno pensato bene di imbrattare il muro in pietra: un colpo alla bellezza di tutta la comunità». La zona è ancora in attesa dell’indagine geologica annunciata dal sindaco Sergio Di Maio per capire in che modo mettere in sicurezza l’area. «Vogliamo informazioni – prosegue Lucia Pieri -: non è possibile che un bene per il quale è stata spesa una cifra come un miliardo e mezzo di lire nel 1990 versi in queste condizioni. Chiediamo anche in che modo hanno intenzione di permettere l’accesso all’area: il cancello lato parcheggio, riaperto qualche mese fa, è stato richiuso senza preavviso. Capiamo la mancanza di fondi, ma è possibile che tutta l’area debba rimanere chiusa?».

ALCUNI cenni storici. L’anfiteatro non riesce, almeno nei primi anni, ad inserirsi nel mondo culturale pisano e sangiulianese, nonostante il tentativo andato a vuoto da parte del Teatro Verdi di utilizzarlo per la stagione estiva del 1995. All’inizio degli anni Duemila l’anfiteatro rivede la luce grazie alle Feste de l’Unità. Per via di questa spinta, il Settembre Sangiulianese trova terreno fertile in un luogo destinato a diventare il fiore all’occhiello della comunità termale. Tanto che Caterina Bueno, la meravigliosa cantante ed etnomusicologa che ha dedicato la vita alla riscoperta del canto popolare toscano, vi tenne il suo ultimo concerto pubblico il 1° settembre 2006, proprio in occasione di un Settembre Sangiulianese. Il 2011 è l’ultimo anno che la kermesse culturale trova spazio all’anfiteatro. I tagli e le difficoltà economiche hanno fatto tutto il resto.

OGGI, come detto, è chiuso in seguito alla frana che ha avuto luogo nel novembre del 2014 nella cava di nord-est. «Non ci siamo fermati, i lavori per far partire le indagini proseguono – conclude il sindaco Sergio Di Maio -. Se qualche vandalo entra non ci possiamo purtroppo fare niente. In ogni caso posso confermare che l’area viene pulita regolarmente».

ARTICOLO DI FRANCESCO BONDIELLI DEL 7 APRILE 2016, QN LA NAZIONE

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