Report del cleaning presso la scuola media di via Tabacchi del 6 Aprile

Report x via tabacchi

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One Response to Report del cleaning presso la scuola media di via Tabacchi del 6 Aprile

  1. Maria Antonia Livi Rispondi

    11 aprile 2016 at 05:00

    Gabriele Albertini 12 maggio 1997 30 maggio 2006 Forza Italia FI-AN-CCD
    Letizia Moratti 30 maggio 2006 31 maggio 2011 Forza Italia FI-AN-Lega-UDC-Civiche
    Giuliano Pisapia 31 maggio 2011 in carica Indipendente vicino a SEL PD-SEL-FdS-IdV-PR-

    MA COMPLIMENTONI A TUTTI E TRE I SINDACI SOPRA CITATI …

    Complimentoni davvero! Zero lungimiranza e acume se sui “muri delle scuole” di Milano appare, con evidenza, il loro inesistente senso di comunicazione sociale: quello indispensabile che può incidere sul civismo.
    Sono “TUTTI i BENALTRISTI” (quelli che hanno sempre ben altro a cui pensare…) che hanno consentito che i muri e ogni supporto della città diventasse un immondezzaio di tag e etichette abusive.

    Nessuno di questi tre signori ha voluto incentivare nei GIOVANI e in tutti i CITTADINI IL SENSO DEL RISPETTO E DEL DECORO. VEDO CHE QUESTA SCUOLA (PERALTRO PER UNA PARTE DELL’EDIFICIO ANCORA DEVASTATISSIMA) all’ingresso aveva IMBRATTAMENTI VANDALICI DATATI 1998..
    Equazione dolorosa: se ben tre sindaci hanno girato la testa altrove (si sono bellamente disinteressati del decoro DOVEROSO ) e hanno tutti atteso, fino a 18 ANNI, che fossero, nel 2016, i cittadini volontari a ripulire là, c’è da provare un serio smarrimento.
    Tra l’altro so che quelli di RETAKE Milano si pagano da soli tutti i materiali per pulire scuole che sono edifici che “dovrebbe pulire il Comune”.
    Siccome non corrono alle chiamate estemporanee e a orologeria del Comune, fatte per ottenere lavoro gratuito, loro, che fanno educazione civica nelle scuole e interventi qualificati, si devono arrangiare: a loro zero soldi e zero materiale, (pur se donato da sponsor).
    Bizzarro no?
    Com’è che se un gruppo di genitori decide di ripulire la scuola dei figli, regalando ore di prezioso volontariato quando possono farlo, siccome il comune non ha previsto che venga fornito a specifica richiesta “almeno” ciò che serve per ridipingere, alla fine devono pure pagarsi le costose vernici?

    Neppure ai giovani, senza uno specifico incontro educativo e informativo, può giovare l’agire per il bene comune, se hanno la sensazione di essere dei semplici “manovali” chiamati dal Comune per ripulire palazzi dove loro STUDIANO devastati durante 18 anni di menefreghismo istituzionale.

    Ben venga ogni azione che incentiva alla pulizia di qualche cosa, per carità. E’ meglio che niente!

    Ma in tuta e con pennelli a lavorare per almeno tre ore effettive con i ragazzi e i genitori… sparsi per ogni scuola (evitando azioni inopportune…) avrebbero proprio dovuto essere presenti tutti i rappresentanti del Comune. Gli stessi assessori e consiglieri che quando c’è la prima della Scala nelle sale cinematografiche corrono nei quartieri in mezzo alla gente a “far vedere che loro partecipano…”

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