I volontari puliscono, ma sono stanchi: «Il Comune ci aiuti a monitorare l’area»

SEVESO

Le luci del sottopasso pedonale di via Zara non funzionano, ma oltre a chiederne la riparazione il comitato folcloristico che prende il nome della strada si appella al Comune per un maggiore aiuto. Sono infatti i suoi componenti a occuparsi della pulizia e del decoro dell’area. Strappano erbacce, puliscono la zona e, soprattutto nella fase di preparazione del presepe vivente, verniciano i muri spesso imbrattati da scritte o graffiti. «Per noi non è un problema tenere pulito, ma chiediamo che i vigili possano controllare maggiormente la zona per prevenire atti vandalici, mettendo in agenda qualche passaggio in più. Inoltre sarebbe buona cosa proibire il transito dei motorini, che spesso passano di lì, e riservarlo solamente a pedoni e biciclette» dichiara Mauriz io D onghi. Sul fronte illuminazione i due lampioni che si trovano all’ingresso del passaggio pedonale non danno luce: «Abbiamo segnalato il problema domenica scorsa in occasione di “Seveso in fiore” agli assessori presenti. Sono circa 15 giorni che le luci del sottopasso pedonale non funzionano, mentre i due lampioni è da prima di Natale che restano conti nuame nte spe nti – spi ega Giuseppe Donghi – Sper iamo possano intervenire alla svelta perché è molto pericoloso transitare al buio. Gli assessori ci hanno ringraziato per averli informati e ci hanno detto che ci sarebbero voluti una decina di giorni per sistemare il guasto, però vorremmo dal Comune un aiuto maggiore soprattutto in merito al controllo del l’a rea». Già a dicembre con il presepe vivente la zona era stata oggetto di atti vandalici, mentre dal comitato fanno sapere che è soprattutto con l’arrivo della primavera che iniziano ad apparire le prime scritte: « Da quando abbiamo imbiancato i muri per la preparazione della Natività le pareti sono rimaste bianche, ma non siamo certi che la situazione resterà così immacolata sino a dicembre. Solitamente ogni anno quando arriva la bella stagione arrivano anche i primi graffiti», aggiunge Maurizio Donghi. Proprio lui lancia un’idea in merito: «Potrebbe essere interessante contattare qualche scuola del territorio e far realizzare agli studenti un murales con un bel paesaggio, così da non farci imbiancare nuovamente le pareti ogni volta». Il messaggio è arrivato al sindaco Paolo Butti, che sottolinea come «gli interventi del Comitato sono d’esempio per tutta la cittadinanza. Cercheremo di ascoltare i loro suggerimenti. Il sottopasso potrà poi in futuro essere uno dei punti in cui collocare telecamere per l’ampliamento del progetto sulla sicurezza».

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