Dolce e Gabbana diventano graffiti «Ci piace la strada, veniamo da lì»

MODA

Gli stilisti che si dicono «orgogliosi quando qualche straniero dice “Italia pizza e mandolino” pensando di offenderci» non potevano non sottolineare che la loro nuova iniziativa a sorpresa «non fa riferimento agli street artist di New York ma ai madonnari di casa nostra». Perché come i madonnari disegnavano sui marciapiedi, e come da bambini si giocava a saltare intorno al mondo disegnato con il gessetto nel cortile di casa, ora Dolce & Gabbana per celebrare la loro campagna sui social media dedicata alla famiglia, #DGFAMILY, lanciano “#DGFAMILY Street Graffiti”.

Dal oggi, sui marciapiedi di Milano, Londra, Parigi e New York, saranno realizzati dei graffiti con il ritratto in versione «cartoon» di Domenico Dolce e Stefano Gabbana insieme ai loro adorati animali domestici: i tre cani (Rosa, Totò e Mimmo) e i due gatti (Zambia e Congo). Graffiti ecosostenibili e temporanei, che avranno una durata temporanea (circa 15 giorni).

«A noi piace giocare. E ci piace la strada, perché da lì veniamo – raccontano gli stilisti – È un gioco, un ringraziamento per le migliaia di persone che hanno postato le foto della loro famiglia sui social media: ecco, diciamo, questi siamo noi con la nostra famiglia. E non si tratta di una campagna perché non parla di un prodotto. È un gioco, temporaneo, biodegradabile. Una volta fatti, i disegni non ci apparterranno più. A qualcuno verrà in mente di disegnarci le corna? Evviva la liberta».

Non fa effetto però vedersi tramutati in cartoon? Non sempre nel mondo della moda regna l’autoironia. «Ma no, è giusto perché noi abbiamo un po’ un’immagine da fumetto: quello più alto e quello più piccolo, quello con i capelli e quello senza, quello più riservato e quello più ciarliero. La gente ci riconosce ma generalmente non sa chi dei due sia Dolce e chi Gabbana, quando ci intervistano alla radio ci sentiamo chiedere ma tu quale sei dei due? E capita spesso che uno di noi venga chiamato “signor Dolcegabbana”, tutto attaccato, come un marchio di fabbrica. Ci capita al bar, una volta perfino all’ospedale: “signor Dolcegabbana”. Ci fa sempre molto ridere. Diventare dei fumetti, a questo punto è normale. E comunque basterà un acquazzone per cancellare i disegni».

I “Green Graffiti” che saranno disegnati a Milano (100, disegnati di giorno, dopodomani) sono fatti con una miscela a base di argilla, gesso e cellulosa, naturale e non inquinante, e con uno stencil che ne definisce la grafica. I «Reverse Graffiti» di Londra (100 graffiti realizzati ieri notte), Parigi (questa notte) e New York (la notte dell’11 maggio) invece, sono realizzati con sola acqua, ripulendo lo sporco della superficie e facendo emergere il messaggio grazie al contrasto sporco/pulito.

ARTICOLO DI MATTEO PERSIVALE DEL 7 MAGGIO, CORRIERE DELLA SERA

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