Nemmeno i murales realizzati dai writers si salvano dai vandali

VALBORMIDA

Murales a Cengio realizzati da poche ore e già deturpati da scritte. Un danno a cui si potrà rimediare senza troppa difficoltà, ma è l’ennesima dimostrazione di come a Cengio ci sia un effettivo problema di disagio giovanile e di teppismo che finora è stato sottovalutato o mal gestito. Il sindaco, Sergio Marenco rilancia: «Come possiamo intervenire o chiedere alle forze dell’ordine più severità, se al problema di trovarsi di fronte a minorenni si affianca anche il fatto che non è pervenuta una sola denuncia o segnalazione ufficiale?». Le scritte sui murales ancora freschi realizzati nell’ambito dell’iniziativa «Un muro a regola d’arte» sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E se sarebbe esagerato parlare di baby gang, certo è che si muovono in branchi ben distinti, a seconda zona di residenza o etnia di origine e, sfruttando proprio il fatto di essere minorenni, pensano di poter fare quello che vogliono o quasi. Un dato di fatto è che gli atti vandalici a Cengio sono aumentati vertiginosamente: dalle auto rigate, alle serrature di portoni o garage sigillate con la colla, «anche per ritorsione, semplicemente perchè li si è sgridati», sottolinea un residente; ad atti vandalici sugli arredi urbani, presunte prepotenze verso i ragazzini più piccoli, sino al sospetto di piccoli furti, come in quelli ai danni dell’Usd Cengio, dove ignoti hanno trafugato, in tre occasioni, dalle merendine alle patatine ai fuochi d’artificio. Ma il sindaco avverte: «Auspicando che due provvedimenti in corso, per il furto di due computer dalle scuole, e per il possesso di droga leggera, siano da esempio, insegnando che essere minorenni non significa essere immuni dalle conseguenze, invito anche chi subisce atti vandalici, o è testimone di atteggiamenti non idonei, a sporgere denuncia. Perchè solo lamentandosi su Facebook i problemi non si risolvono»

ARTICOLO DI MAURO CAMOIRANO DEL 3 MAGGIO, LA STAMPA

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