Sale a 10mila euro la multa per i writers

Sale a 10mila euro la multa per i writers Il Comune decuplica la sanzione. E Dipiazza annuncia interventi «contro accattoni, vu’ cumprà e parcheggiatori abusivi»

TRIESTE

La mano pesante della nuova amministrazione Dipiazza si fa sentire già nel primo incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è riunito ieri in Prefettura sotto la presidenza del prefetto Annapaola Porzio. Al termine il sindaco ha emesso una nota con la quale tra l’altro informa che «con ordinanze si procederà contro l’accattonaggio e saranno rispristinate sanzioni elevate per chi imbratta la città con scritte e spray per le quali la multa salirà a 10mila euro». Si tratta di un aumento del 1.000% rispetto a prima visto che, come conferma l’ex vicesindaca Fabiana Martini, «noi avevamo portato la sanzione a mille euro, rispetto a un vecchio regolamento che ne prevedeva soltanto 50, anche se doveva trattarsi di mille euro per una singola scritta». L’importo di mille euro era stato fissato il 28 gennaio 2015. Ai primi di febbraio un comunicato del Comune informava che a imbrattare con un grosso pennarello il portone d’ingresso di uno stabile di via Crispi di proprietà delle Assicurazioni Generali era stato un ragazzino di soli 14 anni al cui padre era stata notificata la sanzione di mille euro. Nell’aprile scorso però il candidato sindaco dei Cinquestelle Paolo Menis aveva segnalato il caso di un ragazzino di 13 anni che sorpreso a scrivere con un pennarello su un muro di Androna del Pane era stato “condannato” dalla Polizia locale a pulire con sapone e spugnetta. «La sanzione – aveva commentato Menis – viene dunque lasciata alla dicrezionalità del vigile e alla bontà dei danneggiati». Il penstastellato si era impegnato, in caso di vittoria elettorale, a lavorare, «sull’educazione e su sanzioni diverse come il volontariato sociale o la formazione civica». Con la nuova giunta di centrodestra è inutile andare tanto per il sottile anche se il vicesindaco leghista Pierpaolo Roberti annuncia che proporrà, per chi non sarà in grado di pagare la multa, di fare lavori per il Comune. Dipiazza informa anche che in base alla stessa ordinanza, «sanzioni di 2mila euro verranno comminate a coloro che imbrattano i beni comuni attaccando placche, adesivi e manifesti senza autorizzazioni». Vedere arredi urbani coperti di adesivi non è in realtà fatto troppo raro, né in centro né in periferia». Ma il “sindaco-sceriffo” annuncia anche che «si procederà contro l’accattonaggio», mentre «in merito alle esibizioni nelle vie e nelle piazze saranno apportate delle modifiche al regolamento al fine di assicurare a chi è realmente un artista di strada di potersi esibire ed esprimere il proprio talento. Artisti questi che rappresentano un arricchimento culturale – osserva Dipiazza – mentre l’accattonaggio rumoroso travestito da arte non sarà viceversa tollerato». Il riferimento che viene fatto nello staff del primo cittadino riporta ad alcuni personaggi vagamente travestiti da volatili con un mantello e un becco che sbatte continuamente: tac-tac-tac. Questi verranno fatti volare via. Perfettamente in linea Roberti: «Gli artisti dovranno essere censiti, potranno esibirsi solo in determinate aree e solo in alcune attività – spiega – l’altro giorno ho visto un “mangiatore” di fuoco in piazza Unità: spettacoli con il fuoco non sono e non saranno ammessi». La mannaia del Comune sta per abbattersi anche sui vu’ cumprà. «Particolare attenzione -sottolinea ancora il sindaco – sarà dedicata a contrastare il fenomeno degli ambulanti senza regolari permessi di vendita e quello dei parcheggiatori abusivi, cresciuti in città negli ultimi tempi». «Con l’aiuto delle forze dell’ordine – promette Roberti riferendosi in particolare a questi ultimi – li manderemo via». «Ci sarà massima collaborazione da parte del Comune di Trieste – aggiunge la nota dell’amministrazione – con la Prefettura e le forze dell’ordine in materia di ordine e controllo della città».

ARTICOLO di Silvio Maranzana DEL 8 LUGLIO 2016, IL PICCOLO

Share This Post

4 Responses to Sale a 10mila euro la multa per i writers

  1. Federico Rispondi

    17 luglio 2016 at 20:22

    Sò trent’anni cheabbiamo sti scemi che sporcano e sò dieci anni che abbiamo gli scemi che propongono qualcosa per fermarli.PAROLE PAROLE PAROLE SOLTANTO PAROLE…

    • Donatella Autieri Rispondi

      3 agosto 2016 at 22:29

      E lei cosa fa di concreto, Francesco?? Mi sa tanto che le sue siano PAROLE…

  2. Enza P.C. Rispondi

    19 luglio 2016 at 13:23

    Fra mille punti di vista, che si dipanano a raggio, in opinioni diametralmente opposte, e bizzarramente suddivise fra un colore politico e l’altro (come se la civiltà o l’inciviltà e l’abuso libero e il suo contrasto fossero di destra o di sinistra) é inevitabile che toccherà “ai posteri l’ardua sentenza”.

    Si giudicherà Trieste, città civilissima, multietnica e colta, dai risultati.
    Inevitabile in un Paese che “finge di dimenticare il perché sia diventato attraente per il turismo di qualità già dai secoli passati”.
    Che finge che il rovinare tutto equivalga a un ridicolo diritto artistico, che finge che sia impossibile contenere questo tipo di vandalismo, e che, molto colpevolmente, lascia che siano i sindaci a prendersi la responsabilità di azioni forti e rieducative.

    La democrazia non prevede che chiunque possa attuare azioni distruttive, sia sul bene pubblico, sia su ciò che appartiene ai cittadini, motivando le proprie azioni a causa di una irrefrenabile pulsione.
    La ricerca di emozioni adrenaliniche personali non è contemplata nei diritti acquisiti della nuova era, poiché ledono i diritti di altri.

  3. Mariapaola Marchitto Rispondi

    18 agosto 2016 at 21:34

    Ritengo comunque incredibile che nel 2016 in Italia si discuta ancora di questo problema, senza risolverlo. Non c’è la volontà di farlo a livello istituzionale, tutto è lasciato alla buona volontà ed al portafoglio dei cittadini, quando la soluzione sarebbe dietro l’angolo, e si chiama CERTEZZA DELLA PENA.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>