Denunciato writer francese

Imbrattava treni, denunciato writer francese

CUNEO

È un famoso writer francese l’uomo sorpreso l’altra notte dai Carabinieri della Compagnia di Fossano mentre “dipingeva” un treno regionale nella Stazione Ferroviaria di Fossano. Si tratta di M.0.43enne, parigino, noto per i suoi graffiti e soprattutto per avere pubblicato un volume con le sue opere fatte furtivamente sui treni di mezza Europa, testo piuttosto diffuso tra i cultori della materia. Erano le tre di notte quando i militari sono intervenuti nella Stazione Ferroviaria di Fossano ove un macchinista in transito segnalava la presenza sospetta di alcuni ragazzi che stavano armeggiando attorno ad un treno regionale “lazz” che opera sulla linea SFM 7 Torino Stura-Fossano, fermo in stazione. Il tempestivo intervento dei carabinieri provocava la fuga di quattro ragazzi, i quali evidentemente stavano presidiando la zona come “pali’! Veniva però bloccato “l’artista” ancora intento, su di una scala appoggiata alla fiancata del treno, a creare i propri graffiti con bombolette di vernice spray. Il writer, che non ha opposto resistenza, è stato identificato ed è emerso non essere affatto nuovo ad imprese del genere in quanto già denunciato molte volte per analoghi fatti (la più recente di alcuni mesi orsono a Milano mentre stava vandalizzando un altro treno fermo in stazione). I militari intervenuti, oltre a procedere al sequestro del materiale usato per dipingere il treno, bombolette spray divari colori ed una scala, hanno anche rinvenuto e sequestrato una telecamera digitale posizionata in banchina per filmare l’impresa ed alimentare un sito web su cui il writer postava le proprie imprese. Dagli accertamenti svolti in caserma è risultato che il fermato era un artista piuttosto famoso nel modo dei writers a livello internazionale tanto da avere pubblicato un volume con le sue opere dipinte sui treni in varie località d’Europa dal titolo: “Sabotage: les graffiti, art sur les trains d’Europe’! Il treno preso di mira, un convoglio “lazz” di ultima generazione, ha subito l’imbrattamento dell’intera fiancata e “l’artista” è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo per danneggiamento aggravato in concorso, reato per il quale rischia ora una condanna sino a tre anni di reclusione. Nel frattempo i carabinieri fossanesi proseguono le indagini per identificare i suoi complici che fungevano da “pali” mentre lui dava sfogo illegalmente alla sua vena artistica. I militari, che hanno analizzato le immagini di videosorveglianza dello scalo ferroviario, non escludano possa trattarsi di ragazzi del luogo followers o comunque emuli del famoso writer francese.

ARTICOLO DEL 8 GENNAO 2017, IL GIORNALE DEL PIEMONTE

M.G.

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3 Responses to Denunciato writer francese

  1. Ida Del Colle Rispondi

    24 gennaio 2017 at 05:32

    Sempre protetti da riserbo della stampa.
    Questo qui è ben noto: ha nome e cognome e prepotenza che viene a portare dalla Francia.
    E’ arrivato il tempo di cominciare a diffondere le fotografie, con nome e cognome, di questa gente malata di onnipotenza. Come ci si può difendere dalla loro aggressione continuata altrimenti?
    Così come sono segnalati e tenuti d’occhio i tifosi di calcio particolarmente aggressivi perché non si comincia anche con i vandali abituali che dell’Italia fanno quello che gli pare.
    A questo qui non è bastato il treno di Milano è tornato, Tanto gli italiani…
    Sarebbe molto meglio tenere loro, i vandali, sulla corda, piuttosto che mettere mille telecamere ovunque e sentinelle, c’è troppa roba preziosa da distruggere qui da noi.
    Se uno arriva anche da un altro paese poi dovrebbe scattare l’arresto immediato.

  2. Simonetta Dall'Oglio Rispondi

    2 febbraio 2017 at 22:38

    Tanto gli italiani… Vorrei vedere se questo mentecatto facesse le stesse cose in Francia: avrebbe visto il mondo a quadretti per molto tempo. E’ questo che manca a noi italiani, di qui lo scempio.

  3. Mara Iapoce Rispondi

    9 febbraio 2017 at 02:58

    Si, ma alla denuncia e’ seguito un provvedimento di arresto, o abbiamo fatto le cose all’italiana, come sempre? E’ questo aspetto che va sottolineato con forza per capire e combattere il perpetuarsi di atti del genere: l’impunità. Parola cara a tanti burocrati, magistrati, sindaci e prefetti. Da terzo mondo.

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