A Bologna si tracciano le linee guida contro il vandalismo grafico

Ci sono voluti sei mesi di sperimentazione nei cantieri prima di tracciare un progetto di contrasto al graffitismo vandalico. Fortemente voluto dall’amministrazione del Comune di Bologna e tradotto in azione, ponderata e seria, dall’architetto Carla Di Francesco, direttore regionale per i beni e le attività culturali dell’Emilia Romagna. Lunedì 14 giugno la presentazione, in conferenza stampa, del libro “Contro il vandalismo grafico”: una guida per gli amministratori di condominio, cittadini e associazioni che vogliono contrastare questo fenomeno vandalico.

Un libro dettagliato che farà capire il valore di un intervento di ripristino fatto a regola d’arte, con le giuste competenze, basate sullo studio dei supporti, dei giusti solventi in relazione al tipo di strumento utilizzato (spray, vernice, pennarello, sticker).

Raffaella Bruni, Direttore Settori Lavori Pubblici del Comune di Bologna, ha spiegato il nuovo approccio, più organico e scientifico, che si racchiude nella sottoscrizione del protocollo fra amministrazione, fondazioni e associazioni imprenditoriali e di proprietari. Da questo documento è derivato il consenso delle Soprintendenze e della Direzione Regionale che contribuirà alla buona riuscita del progetto.

Il protocollo prevede una semplificazione amministrativa e l’individuazione delle modalità d’intervento all’interno della città storica, ma valida anche in periferia, che conduca all’unitarietà delle tecniche senza fare distinzione tra edifici vincolati da quelli non soggetti a vincoli.

Non meno rilevante per la buona riuscita dell’iniziativa il monitoraggio dei costi degli interventi attraverso l’inserimento di una tabella che possa essere da riferimento, e contemporaneamente da calmiere, per chi vuole far ripulire il proprio muro.

Antonella Pomicetti, restauratrice del laboratorio di Restauro della Soprintendenza dei Beni Archeologici, illustra il lavoro condotto in questi mesi nel cantiere studio. Attraverso l’uso di solventi addensati di un laser (per rimuovere i residui d’imbrattatura e sfumare l’eventuale graffito che permane) e infine la posa di un protettivo sacrificale (che non crea danno alla superficie ed è totalmente asportabile) si potrà agire con efficacia sul danno arrecato.

Maggiori dettagli della conferenza e del progetto ai links:

http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/221/linee-guida

http://www.comune.bologna.it/primopiano/bologna-civitas/

http://www.archeobologna.beniculturali.it/comunicati_stampa/bo_vandalismo_invito.htm

Testo allegato

Share This Post

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>